Meloni, su due anni e mezzo di governo: “Nè pentimenti né rimpianti. Musk? Geniale”
Nessun pentimento o rimpianto: la premier Giorgia Meloni tira dritto ed elogia quanto fatto dal suo governo negli ultimi due anni e mezzo. Lo fa per mezzo stampa, intervistata dal settimanale Sette del Corriere della Sera. “Tutto è perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati. E non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare” ha detto nella lunga intervista nel corso della quale la presidente del Consiglio aggiunge, “Solo chi non fa non sbaglia. Dietro ogni passo si nasconde sempre il rischio di un inciampo, ma questa non è una valida ragione per restare fermi. Gli italiani ci hanno chiamato a governare l’Italia in una fase estremamente complessa. Abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo l’unica bussola, dell’interesse nazionale”.
Tra i tanti – e diversi – temi toccati, anche quello del rapporto con Elon Musk. “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui” ha detto la premier, aggiungendo che “Musk è una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui”. “Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto”. Per Meloni “fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”.
Quindi un altro rapporto, quello con la presidente della commissione Ue Ursula von Der Leyen. “Nella composizione della nuova Commissione, con la vicepresidenza esecutiva assegnata a Raffaele Fitto, von der Leyen ha riconosciuto all’Italia il ruolo che merita e lo ha fatto anche sapendo resistere alle forti pressioni della sinistra” ha detto Meloni al Corriere della Sera, spiegando che nel rapporto con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen “prevalgono un approccio pragmatico e il rispetto reciproco”.