Migranti, governo: stretta sulle Ong e rafforzamento accordi bilaterali. Colloquio Mattarella – Macron
La questione migranti sarà per Antonio Tajani il principale problema sul tavolo al suo esordio come ministro al consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue. Pur ribadendo le ragioni di Roma, Tajani tende una mano ai francesi e dichiara: “Siamo pronti a parlare con Parigi e a chiudere una polemica che non è partita da noi”. All’ordine del giorno anche la guerra in Ucraina, la situazione nei Balcani e nella regione africana dei grandi laghi, e possibili nuove sanzioni all’Iran.
Tajani rilancia una sorta di “Piano Marshall” per l’Africa che prevede accordi con Libia, Tunisia, Marocco Niger e altri Paesi del Sahel per porre un freno alla migrazione sulla rotta balcanica, che consentirebbero di gestire i flussi migratori direttamente nei Paesi di partenza, realizzando hotspot in Africa, così come più volte proposto dal premier, Giorgia Meloni. Da lì poi si potrebbe avviare una selezione delle richieste di asilo e allocare i migranti equamente tra i 27 Stati che fanno parte dell’Unione Europea.
Intanto l’esecutivo pone delle richieste all’Ue che prevedono una stretta proprio sulle Organizzazioni non governative e un meccanismo di ricollocamento dei migranti che lasci poco spazio alla volontarietà degli Stati membri. Il piano del ministero dell’Interno, guidato da Matteo Piantedosi, è quello di rafforzare gli accordi bilaterali per i flussi e i rimpatri e se le Ong non firmeranno e rispetteranno un codice di condotta per entrare nelle acque italiane, andranno incontro a sequestri e sanzioni.
Sulle tensioni tra Italia e Francia in tema di migranti interviene anche il Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto con il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, un colloquio telefonico. Secondo quanto si legge in una nota del Colle entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell’Unione Europea.
Fermare i migranti che attraversano la Manica su piccole imbarcazioni. E’ questo l’obiettivo del nuovo accordo tra Francia e Gran Bretagna per cui il ministro dell’Interno britannico Suella Braverman che si recherà oggi a Parigi. La Gran Bretagna paga alla Francia, per coprire il costo dell’aumento delle pattuglie, è di circa 55 milioni di sterline all’anno mentre ora il nuovo accordo vede salire la cifra a 63 milioni di sterline.