Migranti: Matteo Salvini ancora indagato per sequestro di persona
Non si lascia intimidire e non accenna ad alcun passo indietro sui porti chiusi ai migranti il ministro dell’Interno Matteo Salvini, nonostante sia nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di “sequestro di persona commesso a Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019”. Ma il procuratore Carmelo Zuccaro ha già presentato una “contestuale richiesta di archiviazione”.
“Sono ancora indagato per “sequestro di persona”. Io NON cambio idea! Per il bene degli Italiani, con me i porti sono e rimangono CHIUSI!”, ha scritto il vicepremier su Facebook.
I fatti sono quelli della Sea Watch, la nave Ong battente bandiera olandese che per quasi una settimana è rimasta a largo delle coste aretusee con a bordo 47 migranti salvati nel Mediterraneo.
Poi da Monza per l’inaugurazione della nuova Questura ha aggiunto: “Rispetto il lavoro del collega di Maio che si occupa di lavoro, ma sui temi di controllo dei confini e di criminalità organizzata sono io a decidere”, ha detto Salvini, rispondendo al ministro del Lavoro secondo il quale la chiusura dei porti è una soluzione “solo temporanea”. “Se il ministro Di Maio e Trenta la pensano in modo diverso lo dicano in Cdm e faremo una franca discussione”.
“A Di Maio non mi permetto di dare lezioni su come risolvere le centinaia di crisi aziendali che sono ferme sul suo tavolo. Chiedo altrettanto rispetto: di ordine pubblico, sicurezza, difesa dei confini mi occupo io. Ci metto la faccia e rischio personalmente”, aggiunge Salvini.
“Oggi vedo che la Lega e qualche movimento di estrema destra sono partiti all’attacco della sottoscritta. Posso invitarli tutti da me, al ministero, così gli spiego un po’ di diritto internazionale e magari capiscono cosa possono produrre i loro toni aggressivi sulla Libia”. La replica del ministro della Difesa Elisabetta Trenta sottolineando poi il “paradosso” che “gli stessi che gridano alla guerra, dalla Lega a Fdi, sono gli stessi che fanno propaganda sui migranti”. “Chi fugge oggi dalla Libia è un rifugiato”, ha sottolineato la Trenta.