Migranti, Piantedosi: “Meno partenze”. Oggi vertice Meloni-von der Leyen a Tunisi
Sul tema migranti il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolinea come si assista già a un “rallentamento delle partenze”. Lo stesso afferma a il Messaggero: “Aiuti economici e le riforme chieste dal Fmi “devono andare di pari passo. È importante che nessuno abbia nei confronti di Tunisi un atteggiamento pregiudiziale e pedagogico”. Alla domanda se il prestito Ue da 900 milioni vada erogato senza attendere il Fmi, il ministro risponde: “Certo, il nostro auspicio è che l’Ue si muova subito. Lo stallo è un rischio, c’è bisogno di ammorbidire i toni da tutte le parti. La Tunisia deve sentire la voce amica, non ostile, dell’Europa e delle istituzioni internazionali”.
Rispetto ai trasferimenti dei migranti, aggiunge il titolare del Viminale, “la Tunisia è già considerata un Paese terzo sicuro da provvedimenti e atti ufficiali italiani” e alla domanda su quali altri Paesi siano in grado di ricevere in sicurezza i migranti respinti dall’Europa, risponde: “La Farnesina ha già una lista formale di Stati terzi definiti sicuri. Sia in Africa, penso al Senegal, così come nei Balcani”.
Giorgia Meloni di nuovo in Tunisia. La premier Meloni dopo la visita “lampo” di martedì, torna a Tunisi e questa volta porta con sé la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte ma, soprattutto, un pacchetto di aiuti concreti da parte di Bruxelles. Aiuti, circa 900 milioni, senza i quali la Tunisia rischia il default.
Commentando le drammatiche foto dell’obitorio di Sfax, stracolmo di migranti morti, Antonio Tajani ribadisce che “la Tunisia ha bisogno di aiuti. E anche da parte del Fondo monetario serve un approccio pragmatico, non ideologico, all’emergenza economica. Quel Paese non può crollare”. Quelle dell’obitorio, dice il ministro degli Esteri intervistato da La Repubblica, “sono foto orribili, che denunciano la gravità del problema migratorio. Bisogna affrontare, e subito, la crisi economica della Tunisia”.