Milano, Meloni al Salone del Mobile: “Il lavoro femminile è una riserva inutilizzata”
La premier Giorgia Meloni ha inaugurato oggi a Milano la 61esima edizione del Salone del Mobile che si chiuderà domenica 23 aprile. La manifestazione internazionale dedicata al design e all’arredamento animerà la fiera di Milano a Rho con oltre 2mila espositori. Gli ultimi due giorni del Salone del Mobile sono aperti anche al pubblico, mentre le prime giornate sono dedicate agli addetti ai lavori. A tagliare il nastro di questa edizione è stata la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, alla presenza tra gli altri del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del presidente di Federlegnoarredo Claudio Feltrin, del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Il lavoro femminile: “In Italia ci sono sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano, questo problema si risolve in vari modi: il modo su cui lavora il governo – ha precisato la Meloni – non è solo quello dei migranti, ma anche quello della grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile. Portandolo alla media europea e puntando sulla demografia, con l’incentivazione da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli”.
“Siamo in un mondo nel quale all’aumento della produzione corrisponde un aumento dell’occupazione – ha continuato la Meloni – Noi dobbiamo incentivare l’aumento dell’occupazione in rapporto al fatturato. L’obiettivo del governo, il famoso ‘più assumi e meno paghi’ è un modo per favorire il lavoro. Il lavoro è non solamente il fondamento della nostra Repubblica, è quello che consente ai cittadini di partecipare alla comunità, è l’unico vero ammortizzatore sociale”.
Il Made in Italy: “Il marchio è la cosa più preziosa che abbiamo, a patto che siamo in grado di difenderlo e valorizzarlo – ha sottolineato la premier aggiungendo – Nelle prossime settimane faremo un collegato alla manovra per valorizzare il marchio, una legge quadro che punti su tre pilastri: lotta senza quartiere a contraffazione e concorrenza sleale, strumenti finanziari per far crescere le piccole e medie imprese nei settori dell’eccellenza, e formazione e competenza. Inoltre stiamo lavorando con i ministeri per disegnare una cornice che renda il settore del legno indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica. Vogliamo puntare a una filiera del legno-arredo 100% made in Italy”.