Mozione di sfiducia a Bonafede, Delrio avverte: se passa si apre crisi di governo
Nessuna pacca sulla spalla. Anzi, se dovesse passare una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, si aprirà una crisi di governo. Ne è convinto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, che lancia un chiaro segnale alle forze di maggioranza e in particolar modo agli ex compagni di partito, ora in Italia Viva, che non hanno ancora sciolto la riserva su come voteranno domani al Senato quando si discuteranno le mozioni di sfiducia contro il Guardasigilli pentastellato presentate dall’opposizione e da +Europa.
“Se passa la mozione si apre una vera crisi, non c’è dubbio. Non si può pensare che con il ministro della Giustizia, capo del principale partito in Parlamento, la cosa si risolve con una pacca sulla spalla”, dice Graziano Delrio. “Possono recitare una preghiera, un Padre nostro, non ci indurre in tentazione. Spero non si facciano tentare, non avrebbe alcun significato per il Paese in un momento così difficile. Confido che le cose si sistemeranno dopo l’intervento del ministro” aggiunge il capogruppo dem a Montecitorio. Poi sottolinea: “Nessuno vuole togliere credibilità ai nostri colleghi di Italia viva, però certamente preferiremmo che certe discussioni non diventassero così aspre e da ultimatum“. Ad ogni modo Delrio, si dice tranquillo: “Sono sereno, penso si possa superare. Sono abbastanza in pace”.
Convinto che la maggioranza voterà compatta è il capo politico reggente del M5S Vito Crimi: “Il ministro della Giustizia è il capodelegazione di M5S al governo ed è un ministro importante, se qualcuno nella maggioranza vota la sfiducia ovviamente è una sfiducia al governo, questo è evidente a tutti, ma sono convinto che non ci saranno sorprese” ha detto Crimi a Skytg24.
Ma i renziani respingono gli avvertimenti. “Al presidente Conte lo abbiamo detto e diciamo con molta lealtà e chiarezza che domani ascolteremo le dichiarazioni del ministro Bonafede” ha detto la ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova. “E certo non è con le minacce e con queste dichiarazioni roboanti che si affronta e si risolve la questione”.