Primo incontro tra Meloni e sindacati: “Avanti insieme”. Landini: “Nessuna risposta”
Primo incontro ufficiale tra Giorgia Meloni e i sindacati. E non sono mancate le polemiche. Tema di discussione è stato – chiaramente – quello del lavoro, col premier che parla di “rispetto e richiesta di collaborazione “senza preconcetti”, in nome dell’interesse generale nel momento più difficile della storia della Repubblica”. “Piena disponibilità al confronto ma oggi non ci sono state risposte” replica Maurizio Landini della Cgil dopo l’incontro.
Insomma, un quadra c’è. Ma non sembra essere troppo chiara. Anche perché il presidente del Consiglio parla di “collaborazione”, “lealtà e trasparenza”; ma senza restituire risposte concrete. E quanto replicato da Landini è un segnale chiaro. Certo, servirà tempo anche a questo governo appena insediato. Ma intanto i sindacati sanno cosa vogliono: “Abbiamo ribadito la nostra idea di andare avanti con le tasse sugli extraprofitti, con l’aumentare il netto in busta paga e con decontribuzione. Abbiamo altresì detto che siamo per la lotta all’evasione e non per i condoni, siamo contro la flat tax e per una riforma fiscale vera”.
Al tavolo per i sindacati, oltre a Landini, c’erano Luigi Sbarra (Cisl), Pierpaolo Bombardieri (Uil) e Paolo Capone (Ugl). Per il governo – oltre al premier Meloni – presenti i ministri del Lavoro Marina Calderone, della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Sul tavolo invece numerosi dossier: dal taglio del cuneo fiscale alle pensioni, passando per la questione degli extraprofitti. L’incontro è andato in scena alla vigilia del quarto decreto aiuti che mette sul piatto 9,1 miliardi. Se governo e sindacati troveranno punti d’incontro sarà solo il tempo a dirlo.