Questione migranti, Nordio: la selezione viene fatta dagli scafisti e non dai Governi
La questione migranti continua a tenere banco. Poli opposti continuano a confrontarsi: da un lato c’è la Commissione Europea che, tramite un portavoce, plaude allo sbarco delle persone a Catania dalla Geo Barents e dalla Humanity 1, ribadendo che c’è “il dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali” e sottolineando che, secondo le leggi internazionali “bisogna minimizzare il tempo che le persone passano in mare”. Dall’altra c’è invece il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che parla di destinazioni decise dagli scafisti.
Le parole del Ministro della Giustizia. Secondo Nordio “La selezione dei migranti non è fatta in base ai loro interessi, ma a quelli degli scafisti che li portano. Quelli che vengono in Italia possono permettersi di pagare dai 2 ai 5mila euro a queste organizzazioni che li trasportano. Noi li prendiamo non perché siamo buoni ma perché siamo rassegnati”. Poi aggiunge: “La selezione la fanno gli scafisti. I poveri tra i poveri, vecchi, malati, moribondi, rimangono lì. Se fossimo buoni – ha aggiunto – prenderemmo i più poveri tra i poveri e i malati tra i malati”.
Per Nordio non sono rispettati gli accordi di Dublino. Dice il ministro della Giustizia: “Lo Stato di primo accesso è quello dove è registrata la nave. E se una nave straniera in acque internazionali accoglie dei migranti, lo Stato di primo accesso è quello di bandiera di quella nave”. Secondo Nordio “La vera soluzione sta nell’accordarci con gli amici dell’Unione Europea, che proprio secondo il trattato di Dublino chi viene soccorso in acque internazionali approda nello stato di bandiera della nave, e deve essere gestito da quello stato. Curato dal porto più vicino, se necessario, ma poi portato nel territorio nello Stato di primo approdo. Credo sarebbe bene in ambito internazionale invocare questi accordi di Dublino, non accordi politici di nuova costruzione”.