Regionali Basilicata, successo per il centrodestra
Anche in Basilicata vince il centrodestra. Vito Bardi è stato eletto con 124.716 voti, pari al 42,2% ed è il nuovo presidente della Regione. Al secondo posto Carlo Trerotola (centrosinistra; con 97.866 voti, pari al 33,11%), poi Antonio Mattia (M5s; con 60.070 voti pari al 20,32) e Valerio Tramutoli (Basilicata possibile; con 12.912 pari al 4,37%). Primo partito il M5s con il 20,27%, seguito da Lega (19,15%) e Forza Italia (9,15%).
Le prime parole di un Vito Bardi che si è detto emozionato per il risultato ottenuto: “La Basilicata è pronta per il cambiamento, abbiamo scritto la storia. Dopo tanti anni di governo di centrosinistra, il centrodestra ha scelto la via del riscatto per questa terra. Nella mia agenda al primo posto – ha aggiunto – ci sarà il lavoro”.
A livello nazionale la vittoria del candidato del centrodestra non cambia nulla, secondo il leader della Lega e vicepremier Salvini. “Cambia tanto per i lucani, che dopo una vita mandano a casa la sinistra e il Partito democratico, finalmente. Ci occuperemo di sanità, di infrastrutture, di ambiente, di petrolio, di turismo, di agricoltura, quindi cambia tutto per i lucani. A livello nazionale – sottolinea – non cambia niente, non è cambiato dopo l’Abruzzo, non è cambiato dopo la Sardegna, quindi non cambia dopo la Basilicata”.
“La sommatoria dei voti di Lega e 5 Stelle è ancora la maggioranza assoluta in questo Paese, quindi abbiamo ancora entrambi da essere contenti. Il mio avversario è il Pd. Tutte le Regioni in cui governa la Lega erano governate dal Pd. E quindi un conto è il dato locale. Poi ci saranno il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche, l’Umbria, la Calabria, tutte Regioni governate dalla sinistra”, ha spiegato Salvini.
Anche dal leader pentastellato e vicepremier Luigi Di Maio è arrivato il commento del risultato elettorale: “il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata, è più forte di prima passando dall’8% delle regionali del 2013 a oltre il 20%”. Non manca poi l’attacco alla stampa che “parla di ‘voti dimezzati in un anno’ e di ‘crollo’, ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro”. “E’ un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così!”, ha ribadito il capo politico pentastellato.
Come già accaduto in Molise, Abruzzo e Sardegna, infatti, la coalizione della Lega con Forza Italia (9,15%) e Fratelli d’Italia (5,82%) paga a livello amministrativo nonostante i partner siano divisi dal governo a Roma. Esperienza quest’ultima che sembra pesare sul M5s, che registra il 20,39%, meno della metà delle politiche di un anno fa (44%), ma 12 punti sopra le regionali 2013, restando comunque primo partito in Basilicata.
Dal voto lucano emerge una nuova sconfitta, invece, per il Pd, che si ferma intorno al 9% perdendo 13 punti rispetto alle regionali 2013. L’effetto Nicola Zingaretti, due volte in regione nell’ultima settimana, non ha portato risultati concreti. Assieme alla lista Avanti Basilicata (oltre 10%) dell’ex presidente dem Marcello Pittella si arriva quasi al 20%. L’affluenza è del 53,58%, 6 punti in più del 47,60% del 2013 (quando si votava in due giorni).