Regionali in Emilia Romagna e Umbria, vince il centrosinistra

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In questa tornata elettorale per le elezioni regionali, il centrosinistra vince in Emilia-Romagna con Michele de Pascale che supera ampiamente Elena Ugolini (56,77% contro il 40,07%), e mentre in Umbria, con Stefania Proietti, riesce a strappare il governo della regione alla presidente uscente Donatella Tesei (51,13% contro il 46,17%).

Il Pd esulta per le percentuali dem definite “straordinarie” dalla segretaria Elly Schlein mentre il Movimento 5 stelle si lecca le ferite per un risultato ancora una volta deludente nei territori. Anche in questa occasione è pesata la disaffezione degli elettori: la tornata elettorale – seppur in due giorni – è stata dominata dall’astensionismo. In Emilia Romagna quello del non-voto si può definire il primo partito: si è espresso solo il 46,42% degli aventi diritto. Un calo enorme, del 21 per cento, rispetto alle precedenti regionali quando si recò ai seggi il 67,27% degli elettori. Poco meglio è andata in Umbria dove ha votato il 52,3 per cento, comunque un dato ben al di sotto della precedente consultazione dove l’asticella si fissò al 64,69 per cento. La vittoria umbra è stata molto più sofferta rispetto all’Emilia Romagna e nelle letture degli opinionisti segnala un trend interessante per il centrosinistra che sicuramente farà aprire una riflessione nelle fila del centrodestra guidato dal partito di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia infatti cala rispetto a europee e politiche, pur essendo superiore rispetto alle ultime regionali. Altro dato da annotare è il sorpasso di Forza Italia sulla Lega sia in Umbria che in Emilia Romagna. Il leader della Lega Matteo Salvini ha solo detto: “gli elettori hanno sempre ragione”. Certamente è il Pd il vero vincitore della competizione: quasi doppiato Fratelli d’Italia in Emilia Romagna (42,90% contro 23,80%) ma molto avanti anche in Umbria (31,08 dei dem contro il 19,49% di FdI) secondo dati non definitivi.La premier si limita a riconoscere la sconfitta augurando buon lavoro ai nuovi governatori auspicando “collaborazione”, mentre la linea del partito è ricordare che questo triplo scontro regionale – iniziato dalla Liguria – è finito “2 a 1”. Michele de Pascale le chiede subito un incontro “in tempi rapidi”.

Nel fronte dei Cinque stelle si pensa più alla Costituente. Il leader Giuseppe Conte parla di “vittoria strepitosa” di Stefania Proietti e sottolinea come la destra “si possa battere con interpreti seri, responsabili, convincenti e con un progetto credibile e concreto”.