Regionali in Umbria: domani il voto su Rousseau per un patto civico con il Pd
Gli iscritti del M5s, abilitati al voto sulla piattaforma Rousseau, domani sono chiamati a votare sul “patto civico per l’Umbria” con il Pd, per sostenere alle elezioni regionali un candidato civico, l’imprenditrice Catia Bastioli o il sindaco di Assisi Stefania Proietti, con il sostegno di altre forze politiche.
Il quesito sarà: “Sei d’accordo con la proposta avanzata dal capo politico del “patto civico per l’Umbria”, sostenendo alle elezioni regionali un candidato presidente civico, con il sostegno di altre forze politiche?”
In caso di accoglimento di tale proposta, si legge su ‘Il Blog delle Stelle’, dovrà essere individuato il candidato a cui attribuire le facoltà che il Codice Etico del MoVimento 5 Stelle attribuisce solitamente al candidato presidente della regione.
Pertanto, acquisito il parere favorevole del Comitato di Garanzia, l’ultimo paragrafo dell’art. 5 del regolamento per le regionali dell’Umbria è modificato nel seguente modo:
“In conformità al voto degli iscritti del 25-26 luglio 2019 rimane comunque facoltà del capo politico proporre eventuali alleanze, sotto la sua diretta supervisione. In tal caso tale proposta di alleanza sarà sottoposta agli iscritti con una votazione online sulla piattaforma Rousseau a livello nazionale. Nel caso in cui la proposta sia accettata dagli iscritti e il candidato presidente non appartenga al Movimento 5 Stelle, non si procede alla votazione per il candidato presidente e tutte le facoltà che ai sensi del codice etico sono attribuite al candidato presidente, sono attribuite al candidato consigliere che ha ricevuto il maggior numero di voti dagli iscritti tra quelli che poi saranno effettivamente eletti consiglieri regionali”
La votazione sarà attiva su Rousseau nella giornata di domani, dalle ore 10:00 alle ore 19:00. Si precisa che potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato, come da Statuto. La regolarità della votazione sarà certificata da notaio, e i risultati saranno depositati presso due notai.
Intanto arrivano da Facebook le parole al veleno di Alessandro Di Battista: “Sono sempre stato contrario ad un governo con il PD. Non è un segreto. Ho sempre reputato il PD il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il PD è un partito “globalista”, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese”.
” NON VI FIDATE! Non vi fidate del PD derenzizzato,… Renzi ci ha lasciato dentro decine di “pali”. Non vi fidate delle smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il Presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare…non vi fidate delle false aperture del PD sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il PD cercherà di non farlo per contiguità. Non vi fidate dell’Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista), in cambio di un po’ di flessibilità in più chiederanno all’Italia le ultime chiavi di casa rimaste”.
E mentre si consuma la scissione del gruppo di Renzi dal Pd, Beatrice Lorenzin, eletta deputata con Civica Popolare, ha annunciato il passaggio proprio al Partito Democratico. “Rafforzare i democratici allargando il campo dei moderati – ha spiegato l’ex ministro della Salute – è l’unico modo possibile per fermare Salvini”. La Lorenzin ha inoltre raccontato di aver avuto “contatti diretti” anche con Matteo Renzi, ma “alla fine, dopo aver riflettuto, ho fatto la scelta a mio parere più giusta rispetto al percorso che ho fatto in questi anni”.