Salvini: 2 navi Ong sulle coste libiche. Non verranno nei porti italiani
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini torna a ribadire la sua lina dura contro l’attracco delle navi di Ong straniere nei porti italiani. Oggi in un post su Facebook ha dichiarato: Mentre la nave della Ong Aquarius naviga verso la Spagna (arrivo previsto domani mattina) altre due navi di Ong con bandiera dell’Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi. Da ministro e da papà, lo faccio per il bene di tutti”. Così su Facebook il ministro dell’interno e vicepremier Matteo Salvini.
La nave della Ong tedesca Lifeline è intervenuta nella notte in soccorso di 118 persone a bordo di un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche. Ai passeggeri, tra i quali 14 donne, 4 bambini e un neonato, sono stati forniti giubbotti di salvataggio.
Situazione della nave Aquarius. Intanto la nave della Ong SOS Méditerranée, Aquarius, si trova al settimo giorno di navigazione ed è quasi arrivata in Spagna. La nave con a bordo più di 100 migranti dei 629 soccorsi una settimana fa davanti alla Libia (gli altri migranti si trovano su due navi italiane che stanno accompagnando la Aquarius) si trova infatti in acque internazionali tra l’isola di Minorca è quella di Maiorca.
“Il mare è finalmente calmo – racconta da bordo Alessandro Porro – e le persone a bordo si stanno risvegliando. Una nave militare spagnola ci dà idealmente il benvenuto in Spagna”. Il convoglio composto dall’Aquarius e dalle due navi militari italiane – la Dattilo della Guardia Costiera e la Orione della Marina Militare – arriverà a Valencia nelle prime ore di domenica, ma l’ingresso nel porto sarà scaglionato. “In questi giorni – aggiunge Porro – abbiamo navigato accanto a Sicilia, Sardegna, Corsica e ora le Isole Baleari. E ogni volta le persone a bordo ci hanno chiesto sempre la stessa cosa: è questa la nostra terra?”.