Salvini annuncia il mini condono ‘salva-casa’, Meloni: “Non conosco la norma”
Un nuovo condono edilizio si profila all’orizzonte. Il Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini lo battezza il ‘salva- casa’, ovvero una serie di norme che avrebbero lo scopo di alleggerire i Comuni da una marea di richieste di regolarizzazione, con il di mettere a norma abitazioni che hanno lievi difformità.
Il ministro Salvini lo ha preparato, dopo aver ascoltato anche le associazioni di categoria. Un mini condono che punta ad annullare le piccole irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.
In una nota il ministero precisa anche quali saranno gli “abusi” oggetto di questa sanatoria:
– difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente;
– difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.);
– difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo;
– permesso di cambio di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.
Il ministero in sostanza fa sapere di voler tutelare i piccoli proprietari immobiliari, che spesso attendono da decenni di poter regolarizzare le loro posizioni per poter ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo in ottica di semplificazione ed efficientamento d amministrativo si è previsto anche di intervenire sulle procedure per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi.
Salvini: “Liberare cittadini in ostaggio della burocrazia”. “L’obiettivo è liberare gli uffici tecnici e tutelare soprattutto quei piccoli proprietari immobiliari ostaggi della burocrazia, in attesa da decenni di regolarizzare le loro posizioni e di poter ristrutturare o vendere le abitazioni. Altro che obblighi ‘green’ e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi”, aggiunge Salvini.
Meloni: “Non conosco la norma”. Ospite di Bruno Vespa su Rai1 la Meloni è stata interrogata sul tema, ma la premier ha ammesso di non conoscere la norma: “Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa. Poi ho visto che oggi ha ribadito che sta lavorando a questa norma, ma non la conosco, non sono in grado esprimere giudizio. Ho letto il comunicato del ministero dei Trasporti che parla di sanare piccole difformità interne, cioè se hai alzato un tramezzo per fare due stanze dove ce ne era una. Se è questo parliamone, è ragionevole, ma non posso ragionevolmente commentare una norma che non ho letto”, ha concluso la Meloni.