Sardine, prima assemblea nazionale: vogliamo coinvolgere più del 25% degli italiani
Le sardine, dopo il successo nelle piazze di tutta Italia e la recente manifestazione nella Capitale, cominciano a pensare al futuro del movimento con la loro prima riunione nazionale. Una riunione che si è svolta a Roma e alla quale hanno partecipato circa 150 promotori delle iniziative locali.
L’incontro, a porte chiuse, si è tenuto nello Spin Time Labs, una sorta di centro sociale a due passi da Piazza San Giovanni, dove vivono circa 150 famiglie. “Presentiamo un’alternativa alla bestia del sovranismo”, hanno scritto su Facebook. All’ingresso del centro sociale campeggia un grande striscione con la scritta: “Viva le sardine, abbasso gli sgombri”.
Il vertice. Alcuni ragazzi presenti riferiscono che si è trattato sostanzialmente di un primo contatto fisico tra chi in questo mese ha comunicato solo attraverso i social. Una riunione, quindi, prettamente organizzativa, durante la quale si è discusso insieme per fare un primo bilancio sulle manifestazioni, su cosa ha funzionato di più e cosa di meno. Sempre le stesse fonti hanno precisato che non era all’ordine del giorno né la decisione, né il dibattito sull’eventuale presentazione di liste alle prossime regionali.
Obiettivi e prospettive. La riunione delle sardine per la cronaca, è stata ospitata dallo stabile in cui lo scorso maggio intervenne l’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajevski, per riallacciare la corrente. “Tornare il prima possibile nelle piazze: questo è l’obiettivo di questa riunione in cui ci siamo conosciuti”, ha dichiarato Mattia Santori al termine dell’incontro (nella foto). Santori poi ha aggiunto: “Puntiamo a interessare oltre 25% italiani. Il nostro obiettivo è superiore a un italiano su 4, cioè a quello che dicono i sondaggi”.