Savona replica alle accuse: “Voglio un’Europa diversa, più forte, più equa”
Savona afferma inoltre di voler “creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l’affermarsi di consenso alla nascita di un’unione politica”. Questo uno dei punti indicati dall’economista riguardo la sua visione delle questioni europee riguardo le quali auspica anche l’attribuzione “al Parlamento europeo di poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale”.
Sulle “preoccupazioni espresse nel dibattito sul debito pubblico e il deficit”, “l’azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del Pil, da ottenersi con un rilancio della domanda interna sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni”. Lo precisa Paolo Savona in una nota citando il riferimento d’obbligo è il paragrafo 8 di pagina 17 del Contratto M5S-Lega.