Scontro Meloni – Letta su presidenti delle Camere. In settimana le consultazioni
Intervenendo a margine del congresso dei socialisti europei a Berlino il segretario del Partito democratico Enrico Letta ieri ha detto: “L’inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. Comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il Paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato”.
Immediata la replica della leader di FdI Meloni che chiede le scuse da parte del segretario dem: “Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario dem. Affermare all’estero che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente logica perversa e incendiaria è scandaloso e rappresenta un danno per il nostro Paese”.
Continuano intanto i passaggi parlamentari che portano verso il nuovo esecutivo. In seguito alla nomina dei capigruppo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe convocare le consultazioni che, vista la nettezza del risultato delle elezioni e il numero esiguo di gruppi parlamentari, potrebbero durare un giorno e mezzo al massimo. Tra il 21 sera e il 22 Giorgia Meloni potrebbe dunque ricevere l’incarico. Sempre in quelle ore Mario Draghi, premier in carica per gli affari correnti, dovrebbe atterrare a Roma di ritorno dal suo ultimo Consiglio europeo a Bruxelles.
Sono ovviamente iniziate le prime indiscrezioni sui nomi del prossimo esecutivo: la Meloni sembra decisa su Giancarlo Giorgetti, vice segretario della Lega, come ministro dell’Economia; torna il nome Elisabetta Casellati per la Giustizia ma la premier in pectore insiste per l’ex pm Carlo Nordio alla Giustizia.
Come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio circola il nome del suo fedelissimo Giovanbattista Fazzolari invece come segretario generale della Presidenza del Consiglio la Meloni vedrebbe bene Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi.
Per il Viminale le indiscrezioni si concentrano su l’avvocato Giulia Bongiorno, ex ministro della Pubblica Amministrazione nel governo giallo-verde, anche il candidato più forte rimane il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.
Il Ministero della Transizione ecologica: spunta il nome dell’amministratore delegato di Enel ed Eni Paolo Scaroni ma sarebbe papabile anche Fabio Rampelli, il 62enne esponente di Fratelli d’Italia.
Caduto il nome di Licia Ronzulli al Ministero della Salute si guarda a Guido Bertolaso e Paolo Zangrillo di FI oppure Francesco Rocca, presidente della Croce rossa.