Sì al ddl anticorruzione: si va dal Daspo per i corrotti all’impiego degli agenti sotto copertura
E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il ddl anticorruzione contenente una serie di misure, che vanno dal Daspo per i corrotti all’impiego degli agenti sotto copertura. “E’ un provvedimento che si inquadra nell’ambito delle riforme strutturali che servono al Paese”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il cdm. Con questo provvedimento, ha detto il premier, il governo punta a “restituire al nostro Paese competitività. L’Italia ha risorse culturali, economiche e sociali: bisogna cercare di realizzare le condizioni perché queste potenzialità si sviluppino”.
In sostanza: “Se una persona è condannata in via definitiva per corruzione (e 8 nuovi reati sono stati inseriti) non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione. Per condanne fino a due anni, il Daspo può durare da 5 a 7 anni. Quando invece la condanna è superiore a 2 anni il Daspo è a vita, scritto nero su bianco. Il mio messaggio è che da ora in poi non se la cava più nessuno”, ha confermato il ministro della giustizia Alfonso Bonafede durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Una revoca del Daspo dagli appalti potrà essere concessa in caso di riabilitazione, ma solo passati 12 anni dall’espiazione della pena. Un periodo di tempo a cui vanno aggiunti i tre anni previsti per ottenere la riabilitazione. Se il soggetto è recidivo, i tempi aumentano, perché in quel caso servono 10 anni per chiedere la riabilitazione.
“Con questa legge – ha aggiunto Bonafede – dimostriamo che il governo vuole fare tesoro di quanto accaduto negli anni passati e varare una legge anticorruzione all’avanguardia, che ci metta come Paese leader in questo campo. Non ci sarà margine di alcun tipo per il fenomeno della corruzione. Da ora in poi chi sbaglia paga”. “Dopo tanti anni di battaglia in nome della legalità, della giustizia e dell’onesta portare in cdm un ddl che porta una vera rivoluzione nella lotta alla corruzione è motivo di orgoglio e commozione. Si apre una prospettiva di onestà per il Paese e ci permette di andare a testa alta nel mondo”.
“Entro la fine dell’anno – ha concluso il Guardasigilli – ci sarà la nostra proposta sulla prescrizione. E’ una riforma da studiare con attenzione”.
“E’ una giornata importantissima – ha detto il vicepremier Luigi Di Maio – è un cambio culturale per l’Italia. Quello che ci deve preoccupare di più è la percezione della corruzione, che forse non è possibile misurare, cioè come i cittadini percepiscono lo Stato, come uno dei più corrotti dell’Ue perché per anni gli onesti si sentivano fessi. Ma oggi lo Stato è dalla loro parte e iniziamo a stabilire un po’ di giustizia sociale per chi paga le tasse tutti i giorni”. “Per quanto mi riguarda la lotta alla corruzione – ha puntualizzato – farà risparmiare miliardi di euro allo stato che potremo utilizzare per le imprese e per le persone senza lavoro, per la scuola, la sanità e i servizi pubblici”.