Superbonus, il Senato vota il sì alla fiducia. Tajani: “Molte perplessità, ma leali al governo”
Il decreto Superbonus supera la spaccatura di maggioranza e passa al Senato. La fiducia ha ricevuto 101 voti a favore, 64 contrari e nessun astenuto. Il Dl, che deve essere convertito in legge entro il 28 maggio, passa ora all’esame della Camera.
Le principali misure puntano a una stretta sui crediti dei bonus edilizi. Direzione rafforzata da un emendamento del Governo che ha portato fibrillazioni nella maggioranza, con FI che ha fatto una battaglia sulla retroattività in commissione Finanze arrivando all’astensione. Gli azzurri rimangono perplessi. “Siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore” ha commentato il segretario di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. E’ una questione di principio. Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi”. “Detto questo – precisa – per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo. Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà”.
L’unica modifica di rilievo e’ arrivata sull’avvio della sugar tax: partirà dal 1 luglio 2025, un anno più tardi rispetto a quanto previsto inizialmente da un emendamento del governo. Slitta invece al luglio 2026 l’introduzione della plastic tax: si tratta del settimo rinvio per l’imposta sul consumo monouso dei prodotti di plastica.