Trasporti, la bozza del Mit per la Fase 2: ecco come cambieranno gli spostamenti su metro, bus, aerei e treni
Niente più biglietti cartacei, che verranno sostituiti da quelli elettronici e con tariffe diverse a seconda dell’orario, e niente più controlli a bordo dei mezzi pubblici. Ci saranno percorsi separati per ingresso e uscita anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi ‘a senso unico’.
Sono alcune delle misure previste nella bozza del ministero dei Trasporti per regolamentare gli spostamenti pubblici nella Fase 2 che hanno come obiettivo quello di evitare ogni tipo di assembramento.
Per tutti i passeggeri, inoltre, scatta l’obbligo di tenere guanti e mascherina, su treni come su bus e aerei, dove prima di salire servirà anche la misurazione della febbre. Sulla metropolitana e sugli altri mezzi pubblici ci saranno dei segnaposto, per indicare dove non ci si potrà più sedere in modo da garantire il distanziamento. E sistemi di telecamere intelligenti monitoreranno i flussi.
Per continuare a garantire il distanziamento sociale anche dopo il 4 maggio – quando in Italia il 15% dei 2,8 milioni di persone che torneranno a lavoro utilizzerà i mezzi pubblici a più alto rischio aggregazione – l’intenzione è quella di ridurre l’accesso al trasporto pubblico: il 40% in meno dei passeggeri per ogni tratta rispetto a prima dello scoppio dell’emergenza di coronavirus, per scongiurare il rischio di contagio sia a bordo dei mezzi, in cui continuerà ad essere obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza di minimo un metro e indossare la mascherina, sia anche sotto le pensiline, sulle banchine, nelle stazioni.
Per diminuire il numero di passeggeri è stata avanzata anche l’ipotesi di variare gli orari di ingresso al lavoro, incentivando lo smart-working, dove possibile, e i trasporti aziendali. Molti Comuni hanno già iniziato a lavorare sul potenziamento delle offerte alternative, come bici, scooter e monopattini elettrici. A tal proposito il Comune di Milano ha annunciato che 35 km di strada verranno trasformati in piste ciclabili e spazio pedonale. La bozza di lavoro del ministero dei Trasporti per la Fase 2 prevede infine la possibilità di utilizzare la ‘leva tariffaria‘, ovvero il diverso prezzo dei biglietti a seconda dell’orario, per evitare ogni tipo di assembramento nel trasporto pubblico.
Tra le misure allo studio anche annunci e cartelli che spieghino come si devono comportare i viaggiatori “con la prescrizione che il mancato rispetto potrà contemplare l’interruzione del servizio, per motivi di sicurezza sanitaria”. Fra i possibili interventi sono inclusi anche sanificazione frequente, mascherine, guanti e tutte le protezioni per il personale viaggiante e per tutti i lavoratori che sono a contatto con il pubblico.