Ucraina: Biden chiede un processo per crimini di guerra contro Putin
Quaranta giorni di guerra in Ucraina. Secondo il portavoce del ministero della Difesa ucraino, le forze russe si stanno preparando a conquistare Kharkiv, mentre ci sono morti e feriti a Mykolaiv dopo l’attacco russo con bombe a grappolo contro edifici residenziali. A Kherson, stanno finendo tutte le scorte di cibo, medicinali e carburante. Per Save the Children sono ventidue le scuole attaccate in media ogni giorno in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, con 5,5 milioni di bambini rimasti senza istruzione. Il presidente americano Joe Biden chiede un processo per crimini di guerra contro il leader russo Vladimir Putin e anche l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, parla di “possibili crimini di guerra”. Il massacro di Bucha sarà discusso anche al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di domani.
Il presidente ucraino Zelensky è stato a Bucha, teatro del massacro di civili e dove è stata anche trovata una stanza delle torture con i corpi di cinque persone con le mani legate dietro la schiena. Zelensky ha accusato i russi di essere dei “macellai”, lo stesso termine usato da Biden.
La situazione sul campo. Secondo fonti del Pentagono, Mosca ha ritirato circa due terzi delle sue truppe intorno a Kiev. Ma per gli Usa non si tratta di una resa: “Continuiamo a credere che saranno riequipaggiati, riforniti, forse anche rinforzati con altre truppe, e poi rimandati in Ucraina per continuare a combattere altrove”, ha precisato la fonte del Pentagono, secondo cui queste forze saranno dirottate nella regione del Donbass.
Ipotesi quella riorganizzativa, alimentata anche dalle parole del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, al fianco della collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia. Il governo di Kiev è convinto di aver “vinto una battaglia” grazie alla resistenza opposta alle forze russe attorno a Kiev, ma avverte che “la guerra continua” e che Mosca si appresta ora a condurre “un offensiva” massiccia a est e a sud dell’Ucraina. Quindi Kuleba ha ribadito: “ci stiamo preparando per un’offensiva su vasta scala della Russia nell’Ucraina orientale”, dove Mosca “vuole strappare altri territori nelle regioni di Donetsk e Lugansk, vuole cercare di consolidarsi a Kherson e vuole impadronirsi dell’insanguinata Mariupol”.
L’Ucraina pronta a mantenere la comunicazione con la Cina. Kiev auspica che Pechino continui a svolgere “un ruolo importante” per il cessate il fuoco nel Paese ha dichiarato sempre Kuleba, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo cinese, Wang Yi. La Cina, ha sottolineato il ministro ucraino, citato in una nota della diplomazia cinese, è “una forza positiva chiave” nel mantenimento della pace e l’Ucraina attribuisce “grande importanza” all’influenza e al prestigio internazionale della Cina.