Vento di scissione nel M5S dopo il voto su Rousseau: il 59,3% ha detto sì a Draghi
Mario Draghi raccoglie quasi il 60% delle preferenze del M5S che ha votato sulla piattaforma Rousseau e tra stasera e domenica potrebbe salire al Quirinale, sciogliere la riserva e dar vita al suo governo. In tutto le persone che hanno espresso la preferenza sono state 74.537. Poco meno di 120mila gli aventi diritto.
Luigi Di Maio: “La responsabilità è il prezzo della grandezza”. Per il ministro degli Esteri “oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese. In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il Movimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi”.
Per il presidente della Camera Roberto Fico: “il voto è assunzione di responsabilità”. “Con il voto sulla piattaforma Rousseau il Movimento 5 stelle ha deciso di sostenere la nascita di un governo guidato da Mario Draghi. Questa scelta è un’assunzione di responsabilità e segna l’apertura di una nuova fase in questa legislatura”, ha scritto il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera aperta.
Si dissocia dal sì Alessandro Di Battista che lascia il Movimento. “Io ho grandissimo rispetto per la decisione degli iscritti, per cui zero polemiche. Allo stesso tempo dico in assoluta onestà, non riesco a digerirla. La mia coscienza politica non ce la fa. Da diverso tempo non sono d’accordo con alcune scelte del Movimento 5 Stelle, è più che legittimo, non è niente di grave, soltanto che io non posso far altro che farmi da parte”.
Prova a ricucire Davide Casaleggio che probabilmente già intravede all’orizzonte, l’ombra della scissione. “Alessandro è fondamentale per il Movimento in grado di portare avanti con coerenza i principi e le battaglie del Movimento”. Il presidente dell’associazione Rousseau lo ha dichiarato al Corriere della Sera, all’indomani dell’addio di Di Battista al M5s. “E’ proprio di coerenza e onestà intellettuale che ha bisogno ha bisogno il Movimento. Chi oggi guida l’azione politica del M5s dovrà non gestire questo momento con arroganza”.