Via libera al salva-casa: le nuove regole
Via libera della commissione Ambiente della Camera al decreto ‘Salva-Casa’, atteso oggi in aula. Approvato un emendamento della Lega che riduce le superfici e le altezze necessarie per l’abitabilità.
Le nuove norme sui micro-appartamenti prevedono che, rispetto agli attuali 28 metri quadrati, i monolocali possano avere l’abitabilità con una superficie minima di 20 metri quadrati per una persona e di 28 metri quadrati per due persone (rispetto ai 38). L’altezza minima dei locali interni scende a 2.4 metri rispetto ai 2,7 metri. È prevista la condizione che gli edifici siano sottoposti a ristrutturazioni per garantire idonee condizioni igienico-sanitarie.
Secondo il vicepremier Matteo Salvini queste modifiche mettono sul mercato molti immobili “andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori – specialmente nelle grandi città – oltre a favorire la riduzione del consumo del suolo”.
Ci sono poi semplificazioni relative ai cambi di destinazione d’uso: quelli che comprendono attività in edilizia libera saranno considerati cambi di destinazione senza opere. Via libera ai cambi di destinazione di primi piani e seminterrati nei casi in cui siano ammessi dalla legislazione regionale.
Previste poi semplificazione sui sottotetti, il cui recupero sarà ammesso anche senza la possibilità di mantenere il rispetto delle distanze minime tra edifici e dei confini. Approvata, infine, una norma per introdurre disposizioni a favore delle zone devastate dal disastro del Vajont del ’63.
Salta il cosiddetto emendamento Salva Milano, una norma che avrebbe sanato le questioni aperte dall’avvio di 150 cantieri in città.
Al netto degli ultimi emendamenti, il salva-casa dovrebbe essere definitivamente convertito prima della pausa estiva.
Esprime soddisfazione il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “La riduzione delle superfici e delle altezze approvata con un emendamento nel Salva-Casa, che consente l’abitabilità anche per mini-case, mette sul mercato molti immobili andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori – specialmente nelle grandi città – oltre a favorire la riduzione del consumo del suolo”. Sui social il ministro sottolinea che ora il testo passa all’Aula di Montecitorio prima di chiudere il suo percorso al Senato.
La riduzione dei limiti minimi ha fatto però infuriare l’opposizione. In una nota la capogruppo Pd alla Camera dei deputati Chiara Braga ha scritto: “Salvini sdogana la casetta dei setti nani e decide di ridurre le dimensioni minime per l’abitabilità dei monolocali a 20 metri quadri. E intanto riduce anche l’altezza minima dei locali abitabili”. E ancora: “Una scelta scellerata che aprirà la strada ad alloggi sempre meno vivibili e sempre più costosi. Un governo che è pronto a fare favori alla rendita immobiliare ma non fa nulla per sostenere gli affitti, non vede l’emergenza abitativa, né la carenza di case per studenti che saranno i più penalizzati da questa pessima norma”.