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Con il piano montagna Viacqua tutela qualità e quantità dell’acqua distribuita
Il piano montagna di Viacqua è stato sviluppato nel 2022 per tutelare le risorse idriche nella fascia montana e pedemontana del territorio servito dal gestore.
Si tratta di un territorio che si estende su un’area di 700 chilometri quadrati e coinvolge 29 Comuni, ma di cui beneficiano oltre 1 milione di abitanti, tra le province di Vicenza e Padova.
Ai piedi delle Piccole Dolomiti è infatti situato uno dei più importanti acquiferi d’Europa da cui si riforniscono non solo i 68 Comuni serviti da Viacqua, ma anche la Città di Padova e i comuni della Saccisica (la zona di Piove di Sacco), il cui acquedotto nasce proprio nel cuore della fascia di risorgiva dell’alta pianura vicentina.
I pozzi e le sorgenti di pianura sono soggetti ad un maggior rischio di contaminazioni, in particolare da sostanze chimiche, per la grande presenza di centri urbani e siti industriali. Salendo verso la fascia montana, invece, al diminuire del numero di aziende e abitazioni, calano nettamente anche i potenziali rischi. Questi ultimi risultano per lo più di natura biologica, molto più facilmente gestibili con i normali processi di potabilizzazione che Viacqua assicura quotidianamente con i suoi 231 impianti distribuiti sul territorio.
Per questo Viacqua dal 2022 ha sviluppato un piano quinquennale del valore di 80 milioni di euro che si sta concretizzando con ben 200 cantieri programmati e che mirano ad assicurare qualità e quantità dei circa 60 milioni di metri cubi d’acqua prelevati e distribuiti ogni anno. Il piano consente anche di migliorare la risposta dell’intero sistema idrico di Viacqua al ripresentarsi di condizioni di stress idrico legate a periodi di prolungata siccità, come già accaduto nel 2022.
Il piano montagna si concentra su diverse tipologie di intervento. Si parte dalle estensioni delle reti fognarie e di acquedotto per arrivare anche alle zone non ancora servite, passando per il potenziamento di pozzi, sorgenti e serbatoi allo scopo di aumentare la capacità di stoccaggio idrico.
Si stanno poi intensificando le attività di ricerca e riparazione delle perdite perché non si verifichino interruzioni nella fornitura di acqua all’utenza. Di pari passo Viacqua prosegue nella posa di nuovi tratti di acquedotto e nella sostituzione delle condotte più fragili per non disperdere una risorsa così importante e preziosa. A questo si aggiunge lo studio di modelli numerici, lo sviluppo del sistema di telecontrollo e l’interconnessione tra acquedotti così che l’acqua possa continuare a scorrere e arrivare ai rubinetti anche in caso di danni e interruzioni lungo le reti.
Infine vengono messe in campo azioni predittive legate alla disponibilità d’acqua per studiare i possibili scenari nel breve, medio e lungo periodo e giocare d’anticipo attivando le misure di mitigazione del rischio più efficaci.
“Le vicende legate alla contaminazione da Pfas e la lunga siccità del 2022, tra tutte – spiega il Presidente di Viacqua Giuseppe Castaman – hanno insegnato molto. Viacqua sta sempre più impostando il proprio intervento sul fronte della qualità e quantità dell’acqua distribuita in ottica di prevenzione, così da anticipare e, si spera, evitare nuove emergenze. In questo impegno si inserisce anche il piano montagna, che consente di prelevare nell’area a nord del bacino servito un maggior quantitativo d’acqua e di migliore qualità per l’intera rete idrica in gestione.
Il sistema predittivo che stiamo sviluppando è tra i più avanzati in Italia e sarà in grado di restituirci, su base stagionale, una stima su piovosità e temperature e, conseguentemente, la disponibilità idrica per i mesi estivi con un anticipo di sei mesi. Sarà quindi uno strumento fondamentale per guidare anche l’operatività dell’azienda in preparazione ai periodi più siccitosi”.