17enne “innamorato” vuole riconquistare l’ex con la forza: denunciato per violenza privata
A volte l’amore è cieco, più spesso acceca la razionalità e sfocia in atti di violenza. Da ieri se ne è forse reso conto anche un ragazzo scledense di 17 anni, che oltre alla porta sbattuta in faccia da parte dell’ex fidanzatina si è ritrovato di fronte anche una pattuglia dei carabinieri di Schio, dopo aver oltrepassato i limiti leciti. Un sentimento, il suo, scaduto in un atteggiamento morboso, senza freni e soprattutto senza timori delle conseguenze, che lo ha portato a presentarsi all’abitazione della giovane – anche lei minorenne – suonando il campanello con insistenza.
Avrebbe poi cercato di entrare con la forza, nonostante le richieste esplicite di andarsene da parte dell’adolescente e della madre di lei. Al rifiuto ricevuto, la situazione rischiava di degenerare viste le escandescenze del ragazzo, tanto da far partire una chiamata al 118 con richiesta di immediato aiuto.
Il fatto raccontato in estrema sintesi dal comando, vista la delicatezza della vicenda di cronaca che comunque riguarda due minori, risale al pomeriggio di domenica, in un orario in cui la città di Schio era già alle prese con l’incendio di via 29 aprile nel centro cittadino. Nella frazione di Giavenale, sul posto indicato nella telefonata si è recata una pattuglia della Radiomobile dell’Arma, trovando l’adolescente imperterrito mentre stava nuovamente tentando nell’abitazione della ragazza, dopo essere già stato allontanato in un primo momento, senza fortuna per le due donne. Cercava, a suo dire, di “riallacciare i rapporti”.
Di sicuro il giovane non ha scelto il modo migliore per riportare il sereno nel loro rapporto d’amore, cercando con la forza di ottenere quanto voleva, senza esito. All’interno dell’abitazione madre e figlia, le sole presenti in quel momento in casa, non hanno potuto che rivolgersi alle forze dell’ordine. I militari una volta accorsi nella frazione hanno cercato di riportare alla calma e poi alla ragionevolezza il giovane, apparso in condizioni emotive precarie e accecato dalla rabbia, tanto da assalire verbalmente perfino i carabinieri, con frasi definite “offensive e oltraggiose”.
Nei suoi confronti è stata notificata la doppia denuncia per violazione di domicilio e violenza privata. Rimangono da valutare altri possibili deferimenti nei suoi confronti, derivanti dall’atteggiamento ostile nei confronti degli ufficiali di pubblica sicurezza, che lo hanno condotto in caserme per gli accertamenti di rito. Ad occuparsi della vicenda sarà ora il Tribunale dei Minori di Venezia.