A Santa Croce l’addio a Michel, il ragazzo di 18 anni spirato 24 ore dopo l’incidente
Sabato mattina del 28 agosto è un triste giorno per Schio, e in particolare per il quartiere cittadino di Santa Croce, dove la comunità è costretta a salutare uno dei “suoi” ragazzi che si apprestano a diventare adulti. Stamattina alle 10.30 si è aperta la cerimonia sacra che vale come l’addio terreno a Michel (conosciuto anche come Michele), il giovane scledense che alle 22.45 di domenica è stato soccorso in via Rovereto, nella stessa città dove viveva e dove stava crescendo al pari dei suoi coetanei. Fatale si è rivelato lo scontro in strada tra il suo scooter Malaguti e una Classe A condotta da una pensionata di Valli dal Pasubio.
Era stato riportato temporaneamente in vita, sul posto, dai soccorritori giunti in ambulanza, salvo poi ricevere quella notizia che mai nessuno si attendeva, il giorno dopo. A distanza di poco meno di 24 ore, infatti, nel reparto di rianimazione del San Bortolo di Vicenza Michel Dalla Costa è deceduto, lasciando nello sconforto i genitori Sonia e Gian Luigi, privati del loro unico figlio.
Proprio il padre e la madre di Michel, nell’annuncio funebre, hanno voluto ringraziare quegli amici davvero “del cuore” del loro figliolo, che avrebbe compiuto 19 anni – era della classe 2002 – il prossimo autunno se il destino non se lo fosse portato via. Troppo presto e in un attimo. Domenica sera era stato a trovare un’amica a nord del centro di Schio, salutandola come sempre con un arrivederci che si è trasformato in un doloroso addio, dopo l’incidente a distanza di un paio di minuti appena. Dopo aver terminato il triennio di studi professionali il giovane aveva cercato lavoro nei mesi successivi, trovando occupazione in una ditta di servizi di pulizie. Era felice di guadagnarsi i primi soldi, da investire sul suo futuro.
In tanti si sono recati ieri sera alla veglia di preghiera, nella stessa chiesa che stamattina ha accolto altrettanta gente per le esequie sacre. Impossibile perfino avere un’idea della moltitudine di messaggi di affetto, di ricordo e di consolazioni legati alla memoria di Michel. Un ragazzo sano che proprio ai legami con gli amici teneva molto, in particolare – ma non solo ovviamente – con chi tra loro condivideva la stessa passione per le moto, ma anche per il ciclismo. “Amarti è stato facile, dimenticarti è impossibile“, così come la famiglia ha voluto sancire a fianco della bella immagine sorridente del ragazzo di Schio.
Oggi è il tempo del lutto, del silenzio e delle preghiere su questa vicenda. Riguardo la vicenda giudiziaria che ne conseguirà e sugli esiti dei rilievi della polizia locale effettuati domenica sera sul luogo dello scontro, rimane il dovuto riserbo.