Agli scledensi piacciono le “masiere”: corso e fondi da tutto esaurito
Gli scledensi hanno molto apprezzato la possibilità di creare muretti a secco in collina e montagna, tanto da aver fatto “sold out” sia al corso per imparare le tecniche corrette di realizzazione, che aver esaurito il fondo messo a disposizione dal Comune di Schio. Ovviamente, i più interessanti son stati gli abitanti dell’altopiano del Tretto e di Monte di Magrè.
Il corso di formazione dedicato all’apprendimento delle corrette tecniche per il recupero e la valorizzazione dei muretti a secco era infatti organizzato dal Comune in collaborazione con il Cai Schio ed è stato tenuto dagli esperti dell’associazione trentina “Sassi e non solo”.
Ben 24 le persone che hanno partecipato agli incontri, durante i quali è stato portato a termine il recupero di un muretto a secco nei pressi di Contrà Cisele a San Rocco. Il corso rientrava in una più ampia progettualità dell’amministrazione comunale, che aveva l’obiettivo di salvaguardare il territorio collinare e montano e che ha portato alla pubblicazione di un bando per il finanziamento di interventi di recupero e conservazione dei muretti a secco, meglio conosciuti come “masiere“, rivolto ai cittadini con l’obbiettivo di cogliere nelle esigenze del privato il beneficio pubblico.
Trenta mila euro l’importo stanziato dal bando, grazie all’attività del Bacino Imbrifero Montano del Bacchiglione di cui il Comune di Schio è socio. “Hanno presentato domanda in 15 aventi diritto e il bando è andato a esaurimento fondi. Si tratta di un chiaro segnale di come la nostra cittadinanza sia attenta nel poter cogliere queste opportunità che forniscono anche un bagaglio personale di esperienza e nuove possibili competenze da poter spendere magari in futuro, il tutto nel rispetto della tradizione, nella tutela del paesaggio agrario, valorizzandone le sue peculiarità – dice l’assessore all’ambiente Alessandro Maculan –. Sono veramente soddisfatto dei risultati raggiunti. Questa iniziativa è stata a tutti gli effetti una prima volta per il territorio e ha dato fin da subito dimostrazione di saper attrarre l’interesse di molti scledensi e non solo. Anche amministratori dei Comuni a noi limitrofi ci hanno chiesto di approfondire questa modalità di intervento che vede agire in simbiosi l’ente pubblico con i cittadini nella tutela e valorizzazione del territorio”.
Il bando prevede un contributo riconoscibile pari a cento euro a metro quadrato fino a un massimo di 3mila euro. Gli interventi potranno essere realizzati unicamente sul territorio collinare e montano scledense e non devono prevedere l’impiego di materiale legante e cementizio. Le opere finanziate dovranno essere concluse entro il 31 maggio 2022.
“Le masiere hanno una tradizione millenaria nella nostra zona, che risale al XII secolo. Sono state realizzate come vie di comunicazione per scendere a valle da parte delle popolazioni montane e per rendere coltivabili alcune aree che per pendenza naturale non potevano esserlo. Senza contare che i muretti a secco sono stati riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il ripristino e la conservazione di queste strutture murarie, poi, sono fondamentali per la tutela del territorio sotto il profilo idrogeologico” aggiunge Renzo Sella, consigliere delegato alle aree collinari. “I muretti a secco – aggiunge – sono da secoli parte integrante del paesaggio collinare del Tretto e Monte Magrè e sono armoniosamente inseriti nel contesto naturale circostante, ma necessitano di risorse e manutenzione per la loro conservazione, oltretutto mediante tecniche ormai quasi perdute, sono felice che i miei concittadini abbiano potuto apprezzare questo importante strumento di intervento e mi auguro che questo possa il primo di un’azione ad ampio raggio per il futuro delle aree collinare e montane del nostro Comune”.