In 1.200 per Schwazer, fin da bimbo con una… marcia in più: “Ma quanta fatica. Che rifarei”


E’ stata una lunga corsa quella abbiamo condiviso fino al traguardo del 28 febbraio 2025, passo dopo passo, insieme ad Alex Schwazer e Delta Sport Performance. Forse non faticosa come quelle dei 50 km di marcia che l’ex azzurro e campione olimpico, di sicuro non come le migliaia che l’oggi 40enne altoatesino si è messo alle spalle nella sua carriera. Chilometri sì, ma anche errori personali amplificati in tonfi a livello mondiale, capacità – e coraggio – di rialzarsi e rigenerarsi non premiati come nei racconti a lieto fine succede sempre.
Per chi conosce le vicende sportive ed esistenziali di Alex, e se si vuole andare più a fondo le ingiustizie disarmanti che ha subito (e superato), attenti però a non cadere nel pietismo e dintorni. Perché è lui stesso ad affermarlo e scandirlo a viva voce: “lo sport mi ha dato più di quanto mi ha tolto“. Ricordando un sogno realizzato, quello di competere con i migliori atleti del pianeta alle Olimpiadi, e uno infranto, quello di riprovarci, ripresentandosi una seconda al via. Di riscattarsi anche come sportivo, dopo averlo ampiamente fatto e dimostrato da uomo. Dopo aver “capito” la depressione, e come (e grazie a chi) uscirne e tornare a correre.
Con la cadenza tipica della marcia di chi sembra a volte barcollare ma non inciampa mai, di chi sembra volare quando entra allo stadio all’ultimo giro prima di alzare le mani al cielo, di chi sa che dopo un traguardo raggiunto c’è sempre un “oltre”. E “Oltre il traguardo” è il titolo della serata scelto non a caso, prendendo spunto anche dal libro autobiografico che Alex Schwazer ha firmato poi a un centinaio di scledensi a margine dell’incontro. Ma, qui, siamo un po’ troppo “oltre”, appunto, già all’ultimo chilometro del 28 febbraio, e forse è il caso di riavvolgere al nastro stavolta di partenza, per poi lasciare al nostro canale Youtube la primizia di rivedere e riascoltare l’evento speciale.
Il saluto istituzionale dell’Assessore allo Sport Aldo Munarini, il ringraziamento alla società di casa al PalaRomare Famila Basket Schio e a tutti i partner, L’Eco Vicentino compreso in qualità di media partner, il benvenuto a ciascuno dei circa 1.200 presenti. L’introduzione è affidata a due allenatori, come oggi è Alex, Tobia Masetto e Nicola Retis, cuori pulsanti dell’iniziativa. Dei cenni per spiegare come è nata l’idea che ha portato alla serata con Alex Schwazer, svelare a chi è principalmente rivolta e salutare i ragazzi/atleti in prima linea della realtà sportiva di Delta Sport Performance. Poi si entra nel vivo: la presentazione di Jacopo Pozzi, ex atleta, podcaster e giornalista in vesti di interlocutore speciale designato a mettersi in marcia con l’olimpionico. Che si presenta in jeans e camicia, dopo aver lasciato la scorsa estate canotta e pantaloncini, arrivato da Vipiteno dove vive con la moglie e i due loro pargoli per incontrare Schio e chi ha voluto ascoltarlo. E più volte applaudirlo spontaneamente.
LA GALLERY FOTOGRAFICA DELLA SERATA (immagini scattate da Luca Taddeo)
La videointervista di Eco Vicentino ad Alex Schwarzer.
Prima parte
Seconda parte