Lanificio Conte, allestito il punto tamponi: sono 21 i medici scledensi ad alternarsi
E’ stata individuata nella suggestiva struttura del Lanificio Conte di Schio l‘area adatta per accogliere i cittadini da sottoporre a tampone rapido, previa prescrizione del proprio medico di base. Concluso il patto tra i 21 medici operanti nella città più popolato dell’Altovicentino, pronti alla rotazione negli orari concordati di apertura al secondo piano dell’edificio storico di via Pasubio, a due passi dal centro di Schio.
In caso di positività al test di tipo antigenico, con risposta diagnostica nell’arco di 10 minuti, sarà cura della figura sanitaria presente predisporre il tampone molecolare di conferma.
A mettere a disposizione lo spazio condiviso, dopo un sopralluogo, è stato il Comune con l’accordo del nutrito gruppo di medici di medicina generale, coloro che hanno accolto l’invito della Regione del Veneto e si sono resi disponibili a eseguire tamponi. Va specificato, in modo da evitare code o situazioni spiacevoli, che non si tratta di un centro ad accesso diretto, rivolto a chiunque, ma esclusivamente per quanti dispongono dell’impegnativa per sottoporsi al test rapido. “L’area interna al Lanificio Conte è stata resa disponibile da parte del Comune dopo richiesta delle medicine di gruppo integrate Ascledum e Agape di Schio – dice il vice sindaco e assessore al sociale, Cristina Marigo -. I medici hanno reputato questo spazio sicuro e idoneo per questo tipo di attività”.
Il centro è attivo il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 17, mentre il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 10 alle 13. Ogni giorno, dopo l’utilizzo, sarà eseguita un’apposita sanificazione dell’area interessata dal servizio. Utile per la prossimità per quanto riguarda i circa 39 mila scledensi residenti nel centro urbano e nelle frazioni, ma soprattutto per snellire le procedure nel punto tamponi dell’Ulss 7 presente all’ospedale di Santorso. Con l’auspicio, ovviamente, che il nuovo polo possa essere dismesso nelle prossime settimane una volta smaltita la nuova ondata epidemica.