Elezioni, Orsi: “La nostra forza è essere sopra le parti e rivolgerci ai cittadini”
“Non dimentico come abbiamo vinto cinque anni fa. Il centro sinistra ha una sua base elettorale solida e so che farà un buon risultato. Quanto alla Lega, ne rispetto l’impegno ma non mi pare ben strutturata a Schio, ciò nonostante credo che le europee avranno comunque un voto di trascinamento. Per questo noi in questa campagna abbiamo marcato forte il nostro simbolo e il nostro civismo. Con la mia squadra ci siamo mossi come se partissimo dall’ultimo posto: non do nulla per scontato, ma rivendico però al nostro gruppo la capacità di essere al di sopra delle beghe dei partiti”.
Valter Orsi, sindaco uscente di Schio con la lista Noi Cittadini tira così le somme in vista del voto amministrativo di domenica, che lo vede ricandidato alla carica di primo cittadino con la coalizione capeggiata dalla lista Noi Cittadini. “Lunedì, quando si sapranno i risultati, comunque andrà, sarò accanto a chi ha condiviso con me questi cinque anni e questa campagna elettorale, per festeggiare se ci sarà da festeggiare o per ringraziarli per la strada fatta insieme se non passeremo il turno”.
Un passato nella Lega Nord, di cui è stato anche segretario provinciale, l’abbandono del partito nel 2012 per marcare le distanze rispetto agli scandali dell’era-Bossi e in disaccordo sulla scelta dell’ospedale di Santorso, poi la costruzione di una lista civica con cui vinse al ballottaggio contro Dario Tomasi nel 2014, portando in sala consiliare un gruppo di cittadini che fino a quel momento erano ignari di cosa fosse la vita amministrativa di un comune di quasi 40 mila abitanti, il terzo del vicentino dopo Vicenza e Bassano del Grappa.
“Il momento più difficile del mio mandato? L’impatto iniziale: due giorni dopo il responsabile dell’area finanziaria del Comune ci ha informato dello sforamento del patto di stabilità iniziale per te milioni di euro. Se non rientravamo nel 2015 non avremmo potuto fare investimenti e spese correnti. A questo si aggiunse la notizia che Pasubio Group era quasi in liquidazione. Abbiamo riorganizzato la macchina comunale, realizzando economie di sistema e incidendo sul metodo di lavoro”.
Se gli si chiede quale è invece il ricordo più positivo, il sindaco uscente non ha dubbi: “il grande lavoro di squadra che abbiamo fatto con il gruppo di maggioranza, c’è stata molta unità ed è nata anche un’amicizia. Abbiamo lavorato con metodo: ci siamo dati obiettivi e step di valutazione di quanto realizzato, ritarando eventualmente i progetti”.
Orsi ripercorre anche le vicende del Campus: “Quando siamo arrivati il progetto era in una fase critica, abbiamo deciso di metterci in gioco e al primo incontro con la Fondazione Cariverona siamo stati anche un po’ sfacciati, abbiamo presentato una programmazione per rimettere in piedi il progetto. Candidarmi in Provincia è stato un grande aiuto, in questo senso. Il rapporto con Achille Variati è stato ottimo: è un lavoratore instancabile, un programmatore che bada alla concretezza. Credo che l’esperienza dell’Amministrazione Provinciale come casa dei Comuni sia fondamentale”.
E se Orsi fosse fuori da ballottaggio lunedì pomeriggio? “Inviteremo ad andare a votare, ma non credo daremo indicazioni di voto. Allo stesso modo, in un eventuale ballottaggio, i voti andremo a chiederli agli elettori, non alle altre liste. Essere sopra le parti è la nostra forza”.