Arrestata la mente della gang di piazza Falcone-Borsellino
Era stato beccato a spacciare il mese scorso di fronte alle scuole e per questo si era procurato una misura di detenzione domiciliare. Incurante di ciò aveva poi organizzato una vera e propria spedizione punitiva ai danni di un ragazzo reo di aver fatto la “spia” e averlo fatto beccare. E’ per questo motivo che il 19enne marocchino Karim El Moutaoukil, ritenuto essere la testa della gang di piazza Falcone a Schio, è stato arrestato a fine ottobre.
El Moutaoukil era salito agli onori della cronaca il 26 ottobre, quando era stato beccato a spacciare droga davanti alle scuole superiori di Schio. Messo agli arresti domiciliari il pusher marocchino non vi era rimasto molto, dato che già il 29 ottobre si è scoperto essere già evaso dalla propria abitazione capeggiando personalmente una spedizione punitiva del proprio gruppo. Grazie ad una pronta attività d’indagine è stato quindi appurato che l’arrestato, con il concorso di un minorenne, aveva teso una trappola al giovane ritenuto colpevole di avere fornito informazioni alla polizia locale, attirandolo in luogo appartato e picchiandolo brutalmente fino a rompergli il naso.
Inoltre il giovane è stato rapinato dello smartphone a garanzia del versamento della somma di 1.600 euro. Al pestaggio avevano assistito altre due persone, tra cui un minorenne, che sono state denunciate per favoreggiamento personale.
Accertato quanto sopra il pubblico ministero Gianni Pipeschi, titolare dell’inchiesta, ha emesso immediatamente un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in aggravamento della misura degli arresti domiciliari disposta per lo spaccio di sostanze stupefacente a minorenne alle scuole. El Moutaoukil è stato pertanto arrestato e condotto casa circondariale di Vicenza.
Il pm Pipeschi ha inoltre richiesto una misura a parte per i reati perpetrati nel pomeriggio del 26 ottobre, e cioè i delitti di evasione, lesioni gravi in concorso, rapina ed estorsione. Con un successivo provvedimento il gip del tribunale di Vicenza Massimo Gerace ha disposto un’ulteriore misura di custodia in carcere. Difficile a questo punto che il 19enne, già colpito da doppio provvedimento cautelare, possa sperare di beneficiare nuovamente degli arresti domiciliari nei prossimi mesi.