Arriva nell’Alto Vicentino la “truffa” del catalogo: l’allerta di Casa del Consumatore
Ritirare una brochure consegnata porta a porta e trovarsi con un contratto firmato e l’impegno a comprare prodotti per almeno 3mila euro. La Casa del Consumatore di Schio mette in guardia da una nuova truffa, dopo che venditori di una ditta veneta accusata di aver già perpetrato azioni simili nel Bolognese da qualche giorno sono segnalati a Santorso, Schio, Giavenale, Malo e Costabissara.
“Se una ditta vi contatta per offrirvi un catalogo, occhio a non firmare un contratto di acquisto vincolato per 3mila o 4mila euro – mette in guardia Elena Bertorelli, della Casa del Consumatore di Schio – Se vuole lasciare il catalogo che lo lasci ma non firmate alcunché”. In Emilia Romagna, dove è attiva una consociata gemella dell’associazione di consumatori, in più casi i venditori porta a porta hanno presentato ai residenti cataloghi con prodotti apparentemente scontatissimi di casalinghi e complementi di arredo, facendo firmare un impegno all’acquisto. In realtà, gli sconti erano sostanzialmente solo di facciata: l’impegno di spesa era per somme molto forti, vincolate, e dopo qualche giorno i venditori si ripresentavano chiedendo ai firmatari di fare il primo ordine da almeno 200 o 300 euro.
Si è trattato sostanzialmente di truffe, sottolineano da Casa del Consumatore. Comunque, in tutti i casi in cui l’associazione è intervenuta fino ad ora gli ordini sono stati bloccati e si è riusciti a recuperare il denaro già versato. Detto questo, però, l’invito è di essere molto cauti e prudenti prima di firmare qualcosa, in mano a sconosciuti venditori che suonano il campanello.