Ava, per il futuro di Ca’ Capretta appello alla responsabilità di 25 sindaci

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Nella foto il termovalorizzatore di Schio (crediti: altovicentinoambiente.it)

Sull’importanza assemblea dei soci di Ava, in programma domani, che dovrà decidere il futuro dell’impianto di Ca’ Capretta e rinnovare i vertici della società, riceviamo e pubblichiamo la lettera di 25 sindaci dell’Alto Vicentino

Verso l’Assemblea dei Soci AVA di venerdì 30 agosto 2024: una scelta di responsabilità

PREMESSA

La gestione dei rifiuti è una questione delicata, che non ha colore o appartenenza politica e che sta a cuore ad ogni Amministratore. Riteniamo la società AVA, di proprietà dei 31 comuni dell’Alto Vicentino, un patrimonio importante del nostro territorio, in cui le emissioni sono controllate giornalmente, e i relativi dati sono trasparenti, pubblicati costantemente nel sito di AVA. La ricaduta dei fumi sul terreno è da diversi anni periodicamente verificata da enti terzi (Politecnico di Milano) facendo dell’impianto di Schio uno dei più monitorati d’Italia. 

Anche sotto il profilo economico, AVA è una società in salute che ha sempre presentato bilanci con buoni utili che hanno permesso fin qui di effettuare importanti investimenti , soprattutto nell’ammodernamento delle linee fumi, e che consentiranno di reperire le risorse necessarie per gli opportuni investimenti futuri. Negli anni sono stati realizzati progetti ambientalmente virtuosi quali il Teleriscaldamento, una delle fonti di calore più efficienti, con bassissime emissioni, garantendo al territorio di Schio una fonte di calore rinnovabile pari allo spegnimento di 10mila caldaie d’appartamento, una volta completati gli investimenti programmati. La presenza nel territorio del termovalorizzatore non ha mai limitato la crescita della raccolta differenziata che è cresciuta sempre negli anni portando i comuni di Ava ( non solo Schio) a livelli molto elevati (mediamente oltre il 77%), una bassa produzione pro capite di rifiuto e tariffe pagate dai cittadini tra le più basse del Veneto e d’Italia.

Alla luce di queste considerazioni, riteniamo importante che vengano evitate polemiche strumentali attraverso lo stravolgimento e la manipolazione dei numeri e che i dati non vengano utilizzati per inseguire il consenso. Nessuno di noi amministratori prende posizione sulla questione rifiuti a cuor leggero ma l’obiettivo è di scegliere l’opzione migliore per i nostri cittadine/i e per le generazioni future. In modo retorico chiediamo: quale giovamento trarrebbe un amministratore nel fare una scelta che danneggi la salute del suo territorio e dei cittadini che lo hanno scelto?

UNO SGUARDO AL PASSATO

L’Assemblea dei Soci di venerdì 30 agosto arriva al termine di un percorso di oltre un anno, cominciato ancora nel maggio del 2023, in cui l’Assemblea stessa (cioè i Comuni) ha approvato che la società approfondisse, tra le altre cose:

  1. la fattibilità di ridimensionare l’impianto (dismissione della linea 2)
  2. la valutazione, alla luce delle nuove tecnologie disponibili, di ridurre le emissioni prodotte dal termovalorizzatore di Ca’ Capretta

Sul primo punto, la risposta ai soci è stata data nel corso dell’Assemblea dell’11 dicembre 2023, dove si evidenziava come non fosse sostenibile dal punto di vista ambientale, giuridico ed anche economico la chiusura tout court della linea 2. Entrando nel dettaglio, in particolare, tale dismissione: 

  • Ridurrebbe la capacità di trattamento all’impianto di 22.000 t/anno, non consentendo di gestire i flussi di rifiuto secco del bacino Vicenza al quale apparteniamo, costringendo all’apertura di una nuova discarica.
  • Porterebbe ad un grave impoverimento di bilancio con una perdita stimata di 400mila euro annui o un’esplosione della tassa rifiuti con aumenti a doppia cifra.
  • Dovrebbe mantenere nel migliore scenario previsto per il 2030, per essere autosufficiente, i medesimi flussi di rifiuti attualmente previsti in discarica, ovvero oltre 20.000 t/a. Essendo il sito di Grumolo delle Abbadesse in via di saturazione, questo si tradurrebbe nella necessità di trovare un luogo dove collocare una nuova discarica.

In merito al secondo punto, quello sulla valutazione di ridurre le emissioni prodotte, diverse sono state le soluzioni prese in considerazione. E’ stata però sottoposta all’assemblea dei soci un’ipotesi di Piano Industriale che pone come obiettivo la chiusura della linea 2 e della linea 3 (anche quest’ultima infatti tra pochi anni avrebbe necessità di un rilevante ammodernamento) sostituite dalla realizzazione di una nuova linea, efficiente, in grado di supportare in futuro anche la rete del Teleriscaldamento.

LA SCELTA DI VENERDI’ 30 AGOSTO

I principali obiettivi che intendiamo portare in assemblea venerdì 30 agosto sono quindi:

  1. Perseguire in tutti i comuni il miglioramento della raccolta in modo da arrivare ad un livello ancora migliore di differenziazione e di qualità del rifiuto raccolto.
  2. Privilegiare e migliorare ancor più il recupero del rifiuto prima di qualsiasi forma di smaltimento.
  3. Eliminare totalmente il conferimento in discarica, attualmente ancora presente, e scongiurare l’apertura di nuove discariche sul territorio.
  4. Migliorare e ridurre ancor più le emissioni in atmosfera sfruttando le migliori tecnologie esistenti. 
  5. Dimensionare un nuovo impianto, in sostituzione delle linee 2 e 3, sulla base dei volumi di rifiuti riferiti all’area della provincia di Vicenza e comunque all’interno della pianificazione regionale.
  6. In assemblea discuteremo il master plan che dovrà essere approfondito e predisposto nei prossimi mesi e porterà alla definizione del prossimo Piano industriale.

Un ulteriore aspetto da rimarcare è che la gestione dei rifiuti è gestita attraverso un piano regionale che prevede, per esempio, che una parte dei nostri rifiuti sia conferita in altri impianti (la carta viene gestita a Verona, la plastica invece in provincia di Venezia). L’ammodernamento dell’impianto rientra quindi perfettamente all’interno della normativa regionale vigente. 

Viviamo con responsabilità la scelta che dobbiamo affrontare nell’assemblea di venerdì, consapevoli della necessità che sia arrivato il momento di farla e delle conseguenze che essa avrà nei prossimi decenni. Proseguiremo convintamente nella nostra azione di ridurre al minimo la quantità di rifiuti prodotta e di aumentare il più possibile la capacità di recupero dei materiali: un mondo più sostenibile e meno inquinato rimane l’obiettivo comune.

I sindaci di Arsiero, Breganze, Caltrano, Carrè, Chiuppano, Fara Vicentino, Laghi, Lastebasse, Lugo di Vicenza, Malo, Monte di Malo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Salcedo, San Vito di Leguzzano, Santorso, Thiene, Tonezza del Cimone, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d’Astico, Villaverla, Zanè, Zugliano.

(altri Comuni potrebbero aderire in queste ore)