Canile “sold out”, ma è la situazione gatti a far più paura: “Siamo al disastro”

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C’è chi visto il periodo agostano pensa al meritato riposo e chi non sta chiudendo letteralmente occhio tanta è la preoccupazione per la situazione cani e soprattutto gatti nell’alto vicentino. E’ il caso dei volontari Enpa, che da settimane ormai hanno lanciato un appello diventato in questi giorni un grido d’aiuto quasi disperato: il canile di Schio non ha più posto e la situazione felini è fuori controllo.

Un’emergenza nell’emergenza considerato che, come ogni estate, agli interventi routinari si aggiungono i casi di animali che vengono abbandonati o che – soprattutto per quanto riguarda i gatti – in assenza di padroni “di fortuna”, vagano senza controllo. E i numeri crescono esponenzialmente: “Nel limite del possibile i nostri volontari – ammette sconfortata la storica presidente Enpa Thiene – Schio Federica De Pretto – si portano i mici in casa, spesso cuccioli ancora da svezzare, ma tutto ha un limite. Servirebbe un gattile, ma i Comuni – ben 32 nel distretto – non sembrano dell’avviso per ora”. Difficoltà acuite da un altro problema atavico, quello della sterilizzazione che non viene eseguita, non soltanto dai privati: “Su questo fronte l’Ulss fa poco o nulla – stigmatizza De Pretto – mentre i soggetti privati spesso vengono frenati dai prezzi di alcuni veterinari che in zona, per una sterilizzazione, viaggiano su cifre non lontane dai 200 euro”.

E se, aldilà del disappunto, i volontari continuano comunque a lottare strenuamente coi mezzi a disposizione, le idee per una soluzione ai problemi sul tavolo delle amministrazioni locali già ci sono. Sterilizzazione massiva delle colonie feline e prezzi calmierati per i privati che si rivolgono ai veterinari per questi interventi, ma senza dimenticare che servirebbe andare oltre, magari adottando buone pratiche che nelle province vicine – vedi Verona – già sono realtà: “I Comuni approvino un Regolamento sul Benessere animale che sia incisivo e coraggioso – chiosa De Pretto – con obbligo di sterilizzazione e microchip per tutti i gatti di proprietà lasciati vagare. Proprio quelli che quando si feriscono o stanno male non sono mai di nessuno: alla faccia dell’animale d’affezione”.