Ceccon dopo l’oro e il primato: “Eh niente, ho fatto il record del mondo. Lo dedico a me”
Orgogliosamente frastornato. Si potrebbe definire così il Thomas Ceccon che si è presentato ai microfoni di tutto il mondo del nuoto dopo l’escalation di risultati che lo ha portato ieri, a Budapest, alla Duna Arena, a completare la grande inedita accoppiata: il siluro vicentino ha centrato in un colpo solo il record del globo acquatico nei 100 dorso con uno “straripante” 51”60 che ha asciugato il precedente primato (51”85 dello statunitense Murphy, ieri argento alle spalle del 21enne di Schio) e una scintillante quanto inedita medaglia d’oro.
Quasi incredulo di fronte al suo exploit, Ceccon ha confidato di aver presentito il momento d’apice prima di tuffarsi nella vasca magiara, vista il suo formidabile stato di forma nella specialità a lui più congeniale, quella “a pancia in su” dove il longilineo nuotatore azzurro sa esprimersi al meglio. “Eh niente, ho fatto il record del mondo, e non l’ho battuto di 1-2 centesimi ma di due decimi e mezzo. Mica male!” una delle prime battute concesse prima dell’intervista in diretta alla Rai, che ha trasmesso l’evento sportivo ieri in chiaro con un paio di milioni di italiani davanti alla tv.
“Questa medaglia la voglio dedicare a me – ha continuato il giovane di Schio, che si allena a Verona sotto la guida di Alberto Burlina -, voglio godermela fino in fondo. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino ma questo record del mondo è tutto mio. Il mio prossimo obiettivo? E’ molto più in alto, ma oggi sono veramente contento di questo risultato, ma lo devo ancora realizzare”. Festa a Magrè, la frazione scledense dove Thomas è cresciuto e dove lo hanno seguito in tv i genitori e il fratello Efrem, in casa Leosport Creazzo e in generale in tutto il Veneto. Oltre che per il nuoto italiano protagonista assoluto ai Mondiali ancora in corso, con gli ori di Martinenghi e Pilato a scintillare insieme a quello conquistato dal titanico Ceccon. “Non voglio dire che ero sicuro di vincere prima della gara, ma questa volta non ho davvero avuto rivali”.
Grazie al nuovo primato mondiale abbassato, il 21enne azzurro si è portato all’asciutto anche un assegno da 50 mila dollari subito consegnato appena uscito dalla vasca olimpica. Poi con il suo fare scanzonato ha liberato le sue emozioni alla cronista Elisabetta Caporale, anche lei elettrizzata dalla grandissima e doppia impresa: “Non dico che me l’aspettavo ma sapevo che potevo nuotare un tempo buono. Fare 51 e 6 sui 100 dorso non è male – ha detto Ceccon – mi mancavano i 15 metri finali da mettere dentro rispetto alla semifinale e direi che l’ho fatto. Nella mia carriera di sportivo è davvero tanta roba”.
Non è ancora finita l’avventura del nuotatore scledense in Ungheria, pronto a rituffarsi in acqua per raggiungere la finale della 4×100 mista con aspirazioni da podio come non mai per il team azzurro.