Chiede il passaporto per il figlio non ancora venuto al mondo. “Bacchettata” una (futura) mamma
S’inventa il codice fiscale del figlio ancora in grembo per timore di “perdersi” le vacanze in Messico già programmate per l’estate. Storie di ordinarie “astuzie” che finiscono (quasi) per sconfinare nel campo dell’illecito dall’Alto Vicentino, dove una futura mamma ancora in stato di gravidanza ha ben pensato di anticipare i tempi, prenotando (al portale web) per il nascituro l’appuntamento in Questura o Commissariato per il rilascio del passaporto.
Missione compiuta, non fosse che il bebè, alla faccia della mossa d’anticipo della madre, ha fatto attendere più del dovuto il parto, costringendo la donna residente a Schio a cambiare i propri piani. Un lieto evento programmato per i primi di gennaio del 2023 che invece poi si è concretizzato a distanza di qualche settimana e che ha spinto l’astuta mamma a compiere una telefonata agli uffici preposti, chiedendo la modifica dei dati anagrafici, suscitando più che il sospetto la curiosità a fronte di una richiesta inedita quanto bizzarra.
In questo frangente è emersa la sorpresa: la neomamma scledense ha ammesso con la massima candidezza di aver pensato di prenotare la slot disponibile sul portale telematico per la presentazione dei documenti utili per il passaporto, inventandosi così una data di nascita fittizia – calibrata secondo le previsioni di fine gestazione – e “componendo” infine, in modalità fai da te, il codice fiscale prima ancora di allattare il neonato. Una sorta di “ultima spiaggia” per lei – ma non quella messicana di Acapulco! – dopo aver tentato invano di apportare le modifiche sull’agenda elettronica passaporti on line, desistendo e affidandosi quindi agli operatori del Commissariato che hanno perciò svelato la furbizia.
Il tutto finalizzato a quanto pare, come la stessa donne scledense avrebbe poi altrettanto ingenuamente ammesso, per scongiurare il rischio di vedersi sfumare la tanto attesa vacanza in Messico nel caso l’iter per l’espatrio non si fosse completato in tempo utile. Un caso curioso in cui, visti gli effetti, il “fine non giustifica i mezzi”. Infatti la fattispecie delle azioni compiute dall’ignara madre vicentina rientra nel dolo ma, almeno allo stato attuale, ha evitato una denuncia per aver fornito false generalità del figlio non ancora nato (era il novembre 2022), solo per questo motivo non punibile. In questa vicenda raccontata nei dettagli dalla Questura, non c’è traccia di un (eventuale) papà.
Non contenta, comunque, la neomamma vicentina avrebbe insistito per ottenere un posto libero, dopo le “rapide” scuse offerte, tassativamente entro la data prevista per la partenza verso il Centroamerica. Suscitando le rimostranze da parte del personale pubblico, come si legge nella nota della Questura di Vicenza in merito al fatto senza precedenti. “Una volta contattata e debitamente resa edotta in merito al comportamento non corretto posto in essere, la donna chiedeva di annullare la prenotazione, porgendo le proprie scuse ma ponendo ancora una volta in evidenza le proprie esigenze relativamente alle ferie estive; quindi, ancor prima di eseguire la nuova, corretta prenotazione, con assoluta disinvoltura e sfrontatezza faceva richiesta di ottenere per le vie brevi un appuntamento anticipato per il rilascio del Passaporto al figlio appena nato. Tuttavia, non essendovi i previsti motivi d’urgenza, veniva invitata ad effettuare l’appuntamento online per le vie ordinarie”.
Ed è così che la mamma furbetta avrà una “favola” da raccontare al proprio figlioletto un domani, alla sera per farlo addormentare, e magari anche un po’ ridere quando sarà più grandicello. A farlo “in anticipo”, stavolta, saranno magari gli operatori del Commissariato bassanese ad amici e parenti, in quanto testimoni in prima persona della bizzarra vicenda.