“Coca” dietro al bancone, ma non è una bevanda. Nei guai un barista 35enne
I carabinieri della stazione locale e del nucleo Radiomobile nel corso del week end si sono presentati in divisa al bancone di un bar di Malo ma l’ordine non riguardava un caffè o un aperitivo analcolico da sorseggiare tra colleghi in “Compagnia“, nel dettaglio quella dell’Arma con sede a Schio. E nemmeno una ciotolina d’acqua per il cane antidroga al seguito dell’unità cinofila di Torreglia che, anzi, ha fiutato subito qualcosa di “interessante” nell’ambito del controllo di fatto già in corso.
Il fiuto del segugio ha permesso di individuare, infatti, della cocaina che era in possesso del titolare dell’esercizio pubblico, al quale non è rimasto che consegnarla spontaneamente ai militari onde evitare un surplus di “guai” con la legge.
Si tratta di un uomo, di origini asiatiche e di 35 anni, di nazionalità cinese, il quale a quanto emerso teneva nascosta nel suo bar una quantità di droga che, se è vero poteva essere in un primo momento considerata compatibile con l’uso personale – 1,70 grammi in un involucro -, allo stesso modo poteva rappresentare solo la classica punta dell’iceberg di un più – in ipotesi – consistente smercio di sostanze stupefacenti illecite in Altovicentino. La cocaina sottratta al soggetto è stata ritenuta come di personale possesso da parte parte del barista, proprietario del locale.
I sospetti in tal senso erano già “mirati” da parte dei carabinieri maladensi che, una volta attivata l’ispezione all’interno dell’abitazione del cittadino straniero, hanno sequestrato circa 82 grammi di hashish, poi altri 8,50 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. Per l’uomo è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti mentre non risultano fino ad oggi provvedimenti emersi a carico dell’attività al pubblico (anche per questo motivo non resa nota nella denominazione nella nota alla stampa del comando scledense).