Conta dei danni del maltempo in corso anche a Schio, tra strade chiuse, frane e allagamenti

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Danni alla sede stradale oltre che alle abitazioni in via Fermi (zona Prix a SS Trinità), in una foto da gruppo FB

In Altovicentino anche l’area di Schio e paesi e frazione limitrofe stanno facendo i conti con le conseguenze del nubifragio di 36 ore che tra mercoledì e giovedì ha creato forti disagi e provocato danni a decine di famiglie e attività commerciali. Oltre all’episodio del salvataggio delle due donne rimaste in panne a mezzanotte all’interno di un’auto in quanto sorprese da un metro d’acqua in viale Europa Unita, portate in salvo dai Carabinieri, si registrano poi il crollo di un ponticello sul Livergon, strade interrotte a causa di smottamenti di terreno e frane di pietre ma anche allagamenti di abitazioni e giardini a Giavenale, per esempio, e all’area delle “Fontane” in zona cittadella degli studi. Il bilancio, per fortuna, parla di danni a cose, e non alle persone, come confermato dagli operatori sanitari del Suem 118. Tante sono automobili, più di una probabilmente destinata alla “pensione anticipata”.

Il capitolo delle frane, causate dalla pioggia battente nelle zone di media montagna che si trovano in abbondanza nello Scledense, ha interessato in particolare il Tretto e Monte di Magrè. Segnalazioni multiple sono giunte ieri e nella notte precedente da Sant’Ulderico (qui con ordinanza di chiusura della scuola locale), Santa Caterina, San Rocco e anche da località Cerbaro. Fuori dei confini comunali, caduta di pietrisco e terra anche a Valli del Pasubio, in contrada Gisbenti sulla provinciale, e Torrebelvicino.

Per quanto riguarda gli allagamenti di garage interrati, scantinati privati e di negozi, si sta facendo il conto e si sta lavorando alla bonifica degli stabili in più località dove si è assistito ad allagamenti parziali: nel quartiere di Santissima Trinità dove almeno 20 centimetri di acqua e fango sono filtrati fin sulle strade dai canali Ghebo e Boldoro, entrambi esondati, andando sversarsi in cantine e seminterrati; interventi multipli a Giavenale, dove alcune famiglie in difficoltà hanno lanciato appelli sui social per chiedere “braccia” e mezzi, senza poi contare tutti i sottopassi e tratti di strada sotto il livello di campi e fossati dove si è dovuto fare retromarcia con i veicoli. Numerose le strade chiuse ieri, su ordinanze del Comune segnalate ai cittadini attraverso i canali istituzionali e direttamente sul posto.

Grazie ai volontari pompe idrovore in azione nei garage interrati

Ieri si era deciso anche il blocco del traffico sul tunnel tra Valdagno-Schio Pass, per la tracimazione di acqua da un canale che ha invaso la via unica d’accesso sul lato della Valleogra, con problematiche diffuse anche nella vicina San Vito di Leguzzano, dove in più punti si sono riscontrati fenomeni analoghi sul torrente Refosco, con cedimenti anche di tratti di asfalto. Chiuse anche una decina di aziende in zona industriale e problemi anche al “Campo Romano”. Alto Vicentino Ambiente, in accordo con il Comune di Schio, ha reso noto di aver attivato un servizio straordinario per la raccolta di beni rovinati dalla fanghiglia ricordando ai proprietari di prendere nota di tutto e corredare di immagini fotografica in attesa del riconoscimento dello stato di calamità naturale. Tanti i volontari scesi in strada per prestare aiuto, rinforzando i ranghi della Protezione Civile.

Il filmato qui sopra si riferisce allo sgombero della strada dall’acqua e fango dalla strada di accesso allo Schio-Valdagno Pass. Tutte le immagini provengono da nostri lettori o dai gruppi Facebook dedicati a Schio e dintorni.