Covid, l’Ulss 7 apre a Schio un nuovo punto tamponi per le scuole
Cresce, a causa del trend nei contagi da Covid, la necessità di tamponi e l’Ulss 7 Pedemontana si prepara a rafforzare il servizio nell’Alto Vicentino: la prossima settimana sarà aperto infatti a Schio, presso la palestra di via Marconi, un nuovo punto tamponi, che si affiancherà a quello presso l’ospedale di Santorso, che rimarrà attivo.
Nel nuovo punto tamponi a Schio sarà concentrata l’attività per i casi sospetti in ambito scolastico e per altre categorie per le quali, come per gli studenti e gli insegnanti, è prevista la prenotazione del test direttamente da parte degli operatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Per le altre categorie di utenti, dunque, il riferimento continuerà a essere il Punto Tamponi presso l’ospedale di Santorso.
Con questa operazione, l’Ulss 7 Pedemontana replica dunque anche per l’Alto Vicentino il modello organizzativo già messo in atto nel Distretto di Bassano, con l’apertura di un Punto Tamponi dedicato all’utenza scolastica, inizialmente collocato presso l’ex Brico e dalla giornata di ieri trasferito a Marostica.
“Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Schio – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza – per averci messo a disposizione gratuitamente la palestra di via Marconi e per la velocità con cui stanno collaborando con la nostra direzione medica per organizzare l’apertura di questa nuova sede. Come sappiamo il numero di nuovi casi continua a crescere, così come il numero di contatti stretti che devono sottoporsi al test. La nuova sede a Schio ci consentirà di garantire un servizio più rapido in particolare per bambini e adolescenti, anche per ridurre al minimo le assenze da scuola non necessarie, e allo stesso tempo ci consentirà di alleggerire la pressione sul Punto Tamponi di Santorso. Per la nostra azienda naturalmente si tratta di una sede in più da gestire, con risorse aggiuntive, il che non è cosa da poco in questo momento, ma faremo ogni sforzo possibile”.
Infine un appello: “Questo vertiginoso incremento dei contagi non può essere solo colpa della stagione fredda: è evidente che molti hanno abbassato la guardia, allentando le misure di prevenzione, in particolare l’uso della mascherina. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con ricadute significative anche sull’attività ospedaliera. Voglio quindi rinnovare ancora una volta un appello al rispetto delle misure di prevenzione, a maggior ragione pensando al periodo delle festività che si avvicina e nel quale tipicamente si intensificano le occasioni di incontro. Ognuno deve fare la propria parte, dimostrando senso di responsabilità anche nei piccoli comportamenti di ogni giorno”.