Dopo quasi due anni riapre parzialmente a Schio il Centro di salute mentale
Riprenderà gradualmente l’attività dal lunedì 1 marzo la sede di Schio del Centro Salute Mentale, che l’Ulss 7 Pedemontana si era vista costretta a sospendere nel luglio 2019 per carenza di personale.
Una difficoltà, questa, che è stata ora almeno in parte pare superata: “Il nostro impegno per la sua riattivazione non appena fossimo riusciti a reperire le figure professionali necessarie non è mai venuto meno – sottolinea il commissario Bortolo Simoni -. Poi sicuramente l’arrivo della pandemia ha allungato i tempi rispetto a quelle che erano le previsioni e la nostra volontà, ma appena è stato possibile abbiamo rispettato l’impegno che avevamo preso con gli Amministratori del territorio e con la cittadinanza”.
Il Csm di Schio sarà attivo dalle 9 alle 13.30 il martedì, mercoledì e venerdì svolgendo tutte le attività tipiche della struttura (ad eccezione della gestione delle urgenze, che almeno per il momento continueranno a fare riferimento al Csm di Thiene e se necessario al servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Santorso). Il tutto grazie ad un team composto da quattro medici psichiatri – tra cui la dottoressa Silvia Michelon che coordinerà la struttura -, affiancati da una psicologa e da un assistente socio-sanitario.
Come noto, il Csm si occupa della presa in carico di cittadini in età adulta (con più di 18 anni) in situazioni di disagio psichico di varia natura, garantendo per ogni paziente un percorso individuale che spazia dalla diagnosi iniziale alle visite di controllo, colloqui psicologici, attività di psicoterapia individuale e di gruppo, fino alla definizione di percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale quando possibile. Il tutto con interventi sia ambulatoriali che domiciliari.
Molto importanti sono anche le attività di sostegno rivolte ai familiari dei pazienti, così come i programmi per la prevenzione del disagio psicologico nelle fasce di popolazione più a rischio per specifici fenomeni. IL Csm collabora inoltre con il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Santorso, garantendo così la continuità dell’assistenza.