Droga in Valletta, la procura apre un fascicolo. Ma Cunegato chiede chiarezza
La quindicenne di Schio “fiutata” con dello stupefacente dal segugio antidroga Rocky due settimane fa in Valletta, il parco del centro storico di Schio, ora dovrà vedersela con il tribunale dei minori di Venezia: la procura minorile ha aperto un fascicolo di indagine. L’aggiornamento arriva dal comando della polizia locale del Consorzio Alto Vicentino. Intanto la vicenda diventa un caso politico, il consigliere comunale di opposizione Carlo Cunegato (TesSiamo Schio) ha depositato un’interrogazione al sindaco Orsi, in cui chiede chiarezza e domanda se quanto riportato fino ad oggi sulla vicenda sia reale o no: “Lavorando nell’istruzione sono venuto a sapere che una quindicenne è stata scovata in una scuola di un altro paese con lo stesso quantitativo di droga lunedì 19 Febbraio – dichiara il consigliere – abitando in centro, ho deciso di informarmi: i cittadini che risiedono vicino alla Valletta e al Castello sembra non abbiano assistito ad un blitz della polizia locale domenica 18 Febbraio. Questo episodio di spaccio è avvenuto o no?”
Domenica 18 febbraio gli agenti della polizia locale erano entrati in azione nell’area verde del centro, con il supporto dei poliziotti del consorzio Nordest Vicentino e dell’Unità Cinofila Antidroga, così come disposto dall’amministrazione comunale di Schio. Nel corso dell’ispezione dei parchi Castello e Valletta, il pastore tedesco Rocky ha individuato dei minorenni sospetti grazie al suo olfatto allenato. Una volta avvicinati dagli agenti, in particolare una ragazza si è dimostrata particolarmente agitata. E infatti dalla tasca del suo giubbotto è saltato fuori un sacchetto di plastica con all’interno le sostanze stupefacenti accuratamente suddivise. In tutto 19 palline di hashish (7,7 grammi) e 2,6 di marijuana (tre pacchetti). La giovanissima ha ammesso di aver acquistato la merce da giovani immigrati per un importo complessivo di 160 euro. La 15enne non è stata arrestata in quanto minorenne, ma è scattata la denuncia che ora avrà un prosieguo di indagine da parte della procura veneziana.
Sulla vicenda, interviene Carlo Cunegato sul suo profilo Facebook. “Arriviamo a costruire notizie false per creare paura?” si chiede il consigliere. E poi riporta i fatti che lo hanno spinto a presentare l’interrogazione: “Nel Giornale di Vicenza del 22 febbraio si parla di un blitz della polizia locale avvenuto domenica 18 Febbraio nel pomeriggio al Castello e in Valletta. Si afferma che una quindicenne sarebbe stata trovata con della droga vendutale da immigrati. Lavorando nell’istruzione sono venuto a sapere che una quindicenne è stata scovata in una scuola di un altro paese con lo stesso quantitativo di droga lunedì 19 Febbraio. Poi, abitando in centro, ho deciso di informarmi: i cittadini che risiedono vicino alla Valletta e al Castello sembra non abbiano assistito ad un blitz della polizia locale domenica 18 Febbraio. Per questo – continua Cunegato – ho scritto un’interrogazione al sindaco Orsi, nella quale molto semplicemente gli chiedo, come massima autorità di sicurezza, se ha disposto l’intervento delle forze dell’ordine che ha portato all’arresto di una ragazza domenica 18 febbraio. E’ inquietante vedere che, intervistato dal gdv, Orsi decida di non rispondere, per guadagnare tempo. Dice di dover leggere meglio l’interrogazione, come se la domanda fosse di difficile interpretazione. Invece è di una semplicità disarmante: questo episodio di spaccio è avvenuto o no domenica 18 Febbraio al Castello o in Valletta? Perché non rispondere subito per togliere ogni dubbio?
Spero che questa mia perplessità venga chiarita al più presto. Perché se per caso fossimo arrivati ad inventare una notizia per delegittimare qualche immigrato, avremmo veramente varcato ogni limite. Saremmo entrati in una specie di distopico scenario orwelliano, nel quale si inventano delle notizie per costruire un immaginario distorto. Spero vivamente, per tutti noi, che non sia così”.