Fondi di Schio Nuoto a Possamai, interrogazione della Lega in Consiglio Comunale
Non si placano le polemiche relative al sostegno della società sportiva Schio Nuoto, presieduta dal candidato sindaco Cristiano Eberle, alla campagna elettorale del Pd per le elezioni regionali del 2020. Il finanziamento a favore del candidato consigliere, oggi sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai diviene infatti oggetto di un’interrogazione con risposta orale, presentata in Consiglio Comunale per conto della Lega da Enrico Bandolin. Il Caroccio vuole sapere dal sindaco Orsi se ritiene necessario recuperare le agevolazioni concesse durante il Covid alla società sportiva scledense.
Come riportato da un quotidiano locale il finanziamento era stato di 10 mila euro. “Ciò che potrebbe comunque interessare all’Amministrazione – scrive nell’interrogazione Bandolin -, è appurare se tale finanziamento sia coerente con lo spirito caratteristico delle società legate al comune, sportive e non, che trova ragione d’essere in una cornice di servizio pubblico libero da etichette politiche e da potenziali conflitti di interesse. Questo ragionamento, inoltre, ha la necessità di essere approfondito da un punto di vista etico, per cercare di capire se sia coerente e compatibile con i trattamenti particolarmente favorevoli che il Comune di Schio, ma non solo, ha riconosciuto alla Società Piscine di Schio, soprattutto in quel periodo Covid, durante il quale sono state messe in pista a livello nazionale, regionale e comunale innumerevoli iniziative, ad ogni livello, per alleviare il devastante impatto economico della pandemia”.
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“La domanda che sorge spontanea è questa – prosegue il consigliere leghista -: è etico accettare agevolazioni statali, contributi comunali, mirati a mitigare l’impatto economico della pandemia e nel contempo spendere soldi per finanziare la campagna elettorale di un candidato alle elezioni regionali per il Partito Democratico? Premesso ancora che sulla liceità della scelta aziendale non mi permetto di dare giudizi, anzi presuppongo che sia statutariamente corretta, insisto sul fatto che se l’Amministrazione Comunale delibera agevolazioni a vario titolo per alleviare l’impatto economico della pandemia, anche le Società stesse, beneficiarie di tali agevolazioni, dovrebbero mantenere un atteggiamento coerente che scarichi i benefici ottenuti sul proprio bilancio e sull’utenza e non di certo su candidati politici alle elezioni regionali”.
“La popolazione intera della nostra città ha fatto enormi sacrifici per superare la pandemia: dipendenti in cassa integrazione, aziende, commercianti e liberi professionisti fermi con perdite enormi di fatturato solo in parte recuperati con i contributi dello stato, medici ed infermieri che hanno combattuto con la carenza di dispositivi ed attrezzature, anziani bloccati nelle loro abitazioni per la mancanza di risorse sufficienti per la loro assistenza,
persone con disabilità impossibilitate ad accedere ai servizi. In questo contesto mi risulta inspiegabile che una società, anche se privata, che opera in sinergia con l’amministrazione comunale dalla quale riceve agevolazioni dato il riconosciuto ruolo sociale che svolge, trovi
etico spendere soldi per finanziare la campagna elettorale di un candidato consigliere regionale del Partito Democratico. Tutto ciò premesso – conclude Bandolin -, chiedo di sapere se l’Amministrazione intenda approfondire tale comportamento e nel caso di conferma dei fatti se intenda recuperare le cifre relative alle agevolazioni concesse“.
Gabriele Silvestri