“Giacomino” all’Astra, secondo appuntamento di una stagione di grandi interpreti e socialità
Dopo un’apertura sotto la stella di Luigi Meneghello con Mirko Artuso e Giuliana Musso, lo scorso 12 novembre, questa sera secondo appuntamento a Schio con la stagione teatrale della Fondazione Teatro Civico. In scena Giacomo Poretti già parte del celebre trio Aldo, Giovanni e Giacomo assieme a Daniela Cristofori in “Funeral Home”: uno spettacolo in cui l’ironia e la comicità sono una chiave di accesso ad un argomento da cui tutti sfuggono, uno strumento per riflettere con leggerezza e pluralità di sguardi sulla vita e sulla morte, in un dialogo incalzante che fa emergere fragilità e paure.
La nuova stagione teatrale, firmato come sempre dal direttore artistico Federico Corona insieme a Arteven, porta sul palcoscenico dei due teatri scledensi grandi interpreti del panorama nazionale, compagnie della scena contemporanea e artisti legati al territorio.
La stagione principale
“Schio Grande Teatro 2022-2023”, il cartellone principale, si divide a metà tra i due teatri cittadini (Astra e Civico) con dieci spettacoli, di cui uno in doppia replica, che vedono fra gli altri come protagonisti, oltre ai già citati Artuso, Musso e Poretti, anche Daniela Cristofori, Ascanio Celestini, Daniel Pennac, Atir, Stivalaccio Teatro, Maurizio Donadoni, Michele Serra, Fabrizio Favale / Le Supplici e la Carrozzeria Orfeo.
Le altre rassegne
Altre due rassegne arricchiscono la stagione: i tre appuntamenti di “Schio Teatro Popolare” con la compagnia Piccolo Canto, Lorenzo Maragoni e Alessandro Fullin; sono cinque invece gli appuntamenti di “Schio Musica” con Mario Brunello e Paolo Fresu & Rita Marcotulli al Teatro Civico e un focus sulla musica da camera in Sala Calendoli (ridotto Teatro Civico) con il quartetto d’archi Le corde del mondo, il chitarrista Alessandro Santacaterina e il pianista Elia Cecino. A completare la proposta anche il Concerto di Capodanno.
Ascolta “Le attività del Teatro Civico di Schio” su Spreaker.
Teatro come catalizzatore di energie ed esperienze
La Fondazione Teatro Civico di Schio volge il proprio sguardo al teatro in quanto strumento per dei cittadini più consapevoli, oltre che affezionati spettatori. È questo il ruolo che si è costruita negli ultimi anni: un catalizzatore di energie ed esperienze, un presidio culturale e artistico di prossimità, con una funzione prima di tutto sociale, civica. Lo stesso direttore artistico Corona lo ha definito ai microfoni di Radio Eco Vicentino “un teatro di comunità, legato ai cittadini”. L’idea della Fondazione è di mettere a servizio uno spazio che è stato restituito alla comunità, così da essere un punto di riferimento culturale per Schio e i comuni limitrofi.
Torna, così, da questa stagione il claim “Vieni a casa tua“, a ribadire l’ambiente aperto e inclusivo che si intende ricreare tra le mura dei teatri scledensi. Per la stessa ragione sono nuovamente i volti di alcuni affezionati spettatori a fare da testimonial per la campagna di comunicazione realizzata dal fotografo Piero Martinello e dal grafico Alberto Sola.
“Il teatro si occupa di aspetti non solo culturali, ma sociali. La nostra fondazione riesce a coinvolgere una grandissima parte di cittadinanza: giovani, adolescenti creativi, persone che nella vita sono state meno fortunate” racconta l’assessore alla cultura Barbara Corzato.
Ne sono un esempio il progetto Campus Lab con gli adolescenti delle scuole superiori con laboratori di critica teatrale e di tecnica, oppure il Dance Well con appuntamenti di danza contemporanea, rivolta a persone affette da Parkinson e non. “Abbiamo progettato la nuova stagione teatrale 2022-2023 pensando al Teatro Civico come ad una casa inclusiva – sottolinea Federico Corona – un luogo libero e protetto dove possano accadere incontri ed esperienze tra artisti, pubblico, operatori, cittadine e cittadini”.
In attesa della riapertura del Teatro Civico alla fine dei lavori per l’apertura del loggione, , tutte le informazioni e i programmi sono disponibili sul sito.