L’assessore Gianesini presidente della Fondazione Teatro Civico: fuoco incrociato delle opposizioni

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Consiglieri, presidente e segretario del CdA della Fondazione Teatro Civico di Schio

Approderà in consiglio comunale a Schio la polemica sulla svolta impressa dall’amministrazione comunale di Schio alla gestione della Fondazione Teatro Civico, con le dimissioni – dopo otto anni – del presidente Silvio Genito e la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, con a capo l’attuale assessore alla cultura Marco Gianesini. Fino ad ora, infatti, il presidente era stata una persona senza cariche in Comune.

Il nuovo CdA
Lunedì 27 gennaio si è tenuta infatti l’assemblea dei soci della fondazione, che ha nominato il nuovo CdA e convalidato l’ingresso di un nuovo socio. Il Comune di Schio ha designato alla presidenza Marco Gianesini, attuale assessore alla Cultura, e in qualità di consiglieri l’imprenditrice scledense Lara Facci e l’organizzatore di eventi musicali e professionista in ambito It Claudio Canova; i consiglieri di nomina dei soci della Fondazione sono invece l’imprenditrice Viviana Collareda e l’ex dirigente d’azienda Roberto Salviato. La nomina del segretario generale sarà formalizzata nel primo CdA, ma Gianesini proporrà la riconferma di Filippo Fanton e il segretario uscente ha accettato di rimanere. Il CdA dura in carica tre anni e non percepisce alcun compenso.

Le dichiarazioni della sindaca
La sindaca Cristina Marigo ha ringraziato il CdA uscente e sottolineato come Genito si fosse speso “per ben oltre due mandati” affinchè la Fondazione “consolidasse e anzi accrescesse il proprio ruolo nella promozione culturale”. Ha anche sottolineato come la scelta di indicare persone nuove sia legata alla decisione di affidarsi “alla disponibilità di professionisti appassionati e legati alla città di Schio e al territorio”, invitando il nuovo consiglio di amministrazione a “portare avanti le plurali attività della Fondazione nell’ottica di una continua crescita culturale per tutta la città”.

La governance
Da Statuto dal 2016 un ruolo attivo nella governance della fondazione lo hanno i finanziatori, ma per continuare a garantire la “vocazione pubblica” della Teatro Civico al Comune di Schio, in quanto socio fondatore unico, spetta la nomina della maggioranza dei membri del consiglio (3 su 5), i restanti sono nominati dall’assemblea dei soci, composta dai rappresentanti delle società Bvr Banca Veneto Centrale, De Pretto Industrie, Mair Research, Vallortigara Servizi Ambientali e da gennaio 2025 anche Omc Collareda.

L’esordio di Gianesini
Dal canto sui il neo presidente e assessore Marco Gianesini all’atto della nomina si è dichiarato “consapevole della grande responsabilità” che sindaca e giunta gli hanno assegnato e ha ricordato la caratura dei due presidenti precedenti, ossia Silvio Genito e Vittorio Mincato. “Sono però fiducioso dell’apporto che potranno dare i due consiglieri di nomina comunale, in quanto rappresentano due ambiti estremamente importanti per la Fondazione, ossia lo spettacolo e le attività produttive”. E ha quindi ringraziato il segretario Filippo Fanton e il presidente uscente “per aver saputo traghettare il Teatro Civico e la Fondazione che lo gestisce, da un contenitore pieno di incognite a quella splendida realtà che è oggi”.

Le dichiarazioni di Genito
La svolta impressa dall’amministrazione Marigo non è però indolore. Silvio Genito nel lasciare l’incarico ha infatti sottolineato, nel corso di una intervista al Giornale di Vicenza, come non avesse fretta di andarsene, e ha parlato di una presenza, la sua, che “rischiava di diventare ingombrante”, ammettendo anche che con la nuova amministrazione ha “riscontrato alcune difficoltà, credo dovute principalmente all’inesperienza iniziale”. Soprattutto, ha ribadito con forza la necessità di preservare il patrimonio che la Fondazione rappresenta: non solo, infatti, una grande stagione teatrale, ma un vero e proprio “centro culturale pulsante aperto 260 giorni all’anno, con sette percorsi progettuali che coinvolgono centinaia di ragazzi, includendo spettacoli per le scuole e iniziative per persone affette da Parkinson”.

Dance Well per i malati di Parkinson al Teatro Civico

L’interrogazione di Fratelli d’Italia: imcompatibilità delle cariche?
Sulla vicenda il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione e ha inviato anche una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e alla Prefettura di Vicenza, per chiedere chiarimenti. Al centro dei dubbi, la normativa che prevede che gli incarichi di presidente o amministratore delegato in enti di diritto privato in controllo pubblico siano incompatibili con la carica di assessore nei Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti. “Abbiamo chiesto al Sindaco se siano state fatte le opportune verifiche sulla compatibilità della nomina – afferma il capogruppo Alex Cioni -. Non si tratta di un atto d’accusa, ma di una doverosa richiesta di approfondimento agli organi competenti”. FdI ricorda che anche il Testo Unico degli Enti Locali vieta agli amministratori locali di ricoprire incarichi in enti finanziati dal Comune per oltre il 10% delle loro entrate complessive.
“Al netto della valutazione giuridica, la scelta del sindaco per noi rimane politicamente sbagliataaggiunge Cioni –. Un assessore ha già il compito di indirizzo politico sulla cultura cittadina. Assumere anche la presidenza della Fondazione significa annullare qualsiasi distinzione tra chi amministra e chi gestisce. Se l’Amministrazione intende gestire direttamente il teatro, abbia il coraggio politico di sciogliere la Fondazione e riportare tutta l’organizzazione sotto il controllo comunale”.

Interpellanza anche dal centrosinistra
Anche la minoranza di centrosinistra ha presentato una interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, previsto verso fine mese. Cristiano Eberle, Elisabetta Moro, Giovanna Deon, Carlo Cunegato, Giulia Andrian, Giovanni Battistella e Davide Casarotto ricordano che la terzietà del presidente della Fondazione Teatro Civico rispetto all’amministrazione comunale ha sempre reso più attrattive le contribuzioni e sponsorizzazioni esterne ed è stata “garanzia di maggiore indipendenza, libertà e credibilità nella progettazione culturale e artistica”.
I consiglieri vogliono quindi sapere “se l’amministrazione comunale, considerato che la gestione e la pianificazione futura di un’istituzione così complessa risulta particolarmente articolata, impegnativa e strategica”, ha vagliato anche altre candidature, “considerato che l’assessore Gianesini pare non aver mai avuto alcuna specifica e significativa esperienza né sotto il profilo culturale e nemmeno di caratura manageriale”. Il centrosinistra vuole inoltre sapere la ragione della scelta di abbandonare “il virtuoso percorso della terzietà nell’individuazione del Presidente della Fondazione Teatro Civico”, dato che proprio tale percorso “ha portato evidenti e particolarmente significativi benefici alla Fondazione medesima”.