Giunta Marigo, i nomi entro la prossima settimana. “L’esperienza di Orsi a frutto in un contesto più ampio”

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Smaltiti i festeggiamenti, è già al lavoro sulle emergenze Cristina Marigo, dopo la proclamazione a sindaca di martedì scorso. Sul tavolo, i danni provocati dal maltempo, i progetti da riprendere in mano (come quello sulla formazione al lavoro nel quale il Comune è partner con le altre realtà del territorio e le iniziative per la crisi abitativa) e poi la giunta da mettere in pista, “guardando alle preferenze e alle competenze”, spiega.

Il momento più emozionante dopo la vittoria? “La telefonata con mio figlio che per lavoro e studio si trova a Praga”. Alla proclamazione, in prima fila con legittimi gioia e orgoglio, il padre e la madre della neosindaca.
Per quanto riguarda il ruolo del sindaco uscente Valter Orsi, Marigo ritiene che la sua esperienza sia particolarmente preziosa e che il suo contributo possa varcare i confini di Schio: per lui in vista una candidatura in Regione l’anno prossimo o un posto di rilievo in qualche partecipata?

I postumi di una campagna elettorale “cattiva”
Ancora ieri non si erano placati gli animi fra le opposte “fazioni” dei supporter di Cristina Marigo e Cristiano Eberle: al di là del fair play dei due candidati sindaco, infatti, non sono mancati durante la campagna elettorale i colpi bassi e i tentativi di denigrare e addirittura offendere  il candidato dell’altro fronte, con un tifo più simile agli eccessi da ultras allo stadio che a un sano confronto politico. L’ultimo a farne le spese è stato proprio Eberle, del quale ieri girava via social un brutale fotomontaggio che lo ritraeva come senzatetto, con tanto di bottiglia di vino in mano, davanti al supermercato Famila di via Maraschin a Schio. “Mi sfugge dove sia la correttezza dei sostenitori di Cristina Marigo” ha commentato con i fedelissimi il commercialista sconfitto al ballottaggio.
Non era la prima volta: la campagna elettorale molto spesso è andata oltre la critica sui contenuti, scadendo sul personale. E se da una parte anche fra i supporter di Eberle non sono mancate scivolate social denigratorie e di cattivo gusto (come quello relativo al curriculum vitae di Marigo presente sul sito del Comune, le critiche forti provenienti da profili social “fake” e le strumentalizzazioni persino dei morti), dall’altro son stati anche peggio, con battute pesanti e sessiste che di corretto hanno avuto ben poco, fino all’ultima scorrettezza di ieri da parte dei “vincitori”, non paghi evidentemente del successo nell’urna.
Il più delle volte i “vertici” delle rispettive compagini hanno convinto i diretti interessati a cancellare i post, ma non sempre è avvenuto. Quello che è certo è che la città avrebbe sicuramente meritato un comportamento migliore da chi si candidava ad entrare nella sala consiliare di Palazzo Garbin.