I commercianti di Schio salutano Margherita, tabaccaia ed edicolante di soli 58 anni
Ha scosso molti cittadini di Schio, non solo del quartiere Sacro Cuore a ridosso del centro, la notizia della prematura morte di Margherita Grotto, la donna di 58 anni che gestiva con i familiari l’edicola, ricevitoria e tabaccheria di via Rovereto. A piangerla per primi sono il marito e il figlio, insieme ai fratelli e agli altri parenti che attendono il giorno del solenne commiato dopo aver assistito la congiunta nel periodo di malattia che l’ha strappata al loro abbraccio. Negli scorsi mesi la sua assenza sul bancone del punto vendita non era passata inosservata ai clienti abituali. Lo aveva condotto a lungo insieme alla sorella Lucia: da circa 20 anni costituiva il suo impegno quotidiano a contatto con il pubblico, al quale non mancava mai di riservare un sorriso che andava ben oltre ai doveri di esercente.
L’anima di Margherita è volata in cielo lo scorso venerdì, il 28 febbraio. La data dei funerali non è stata ancora resa nota, per volere della famiglia che attende le future disposizioni in tema di emergenza sanitaria, con la speranza di poter offrire una cerimonia pubblica per l’ultimo addio da parte di chi la conosceva e le voleva bene.
“E’ perchè quel suo sorriso possa rimanere ancora, splendi sole domattina come non hai fatto ancora“, questa la significativa frase scelta per accompagnare l’annuncio della scomparsa della donna, afflitta da un male che l’ha tormentata per mesi e alleviato, per quanto possibile, dalle amorevoli cure degli operatori sanitari – ringraziati pubblicamente nell’epigrafe – oltre che dei familiari.
“Sono sempre notizie che addolorano quando si viene a conoscenza che uno dei nostri soci non c’è più – spiega Guido Xoccato, presidente del mandamento Ascom di Schio -, a maggior ragione quando ci lascia in età ancora giovane. La incontravo nelle riunioni periodiche dell’associazione, non posso dire di aver conosciuto bene Margherita, ma era sempre stata cordiale e mi è stata descritta come una brava persona. Esprimo l’affetto di tutti i commercianti scledensi alla famiglia, vi siamo vicini”.