I dem scelgono Dal Lago: “Serve dialogo coi cittadini. Marigo? Dice che lavora, ma non si nota”


Volta pagina il Partito Democratico di Schio dove da pochi giorni è stato eletto il nuovo segretario Mattia Dal Lago. Un cambio della guardia a cui la città guarda con interesse, trattandosi del primo partito per numero di voti, forte dei 3092 voti raccolti alle recenti amministrative e dei 4495 contati invece alle europee (qui arrivando dietro solo a Fratelli d’Italia). Un rapido passaggio di consegne con l’uscente Gigi Copiello, veterano della politica alto vicentina, il tempo di salutare l’approdo dell’ex Coalizione Civica Giorgio De Zen, che già varie vertenze scalpitano in attesa dei primi passi di Dal Lago. Un partito, quello dei dem, che punta ad essere traino di tutta un’alleanza ancora alla ricerca di quella sintonia con una città che per ben tre legislature consecutive ha preferito affidarsi alle mani civiche del ticket Orsi – Marigo.
La città cambia segretario e riparte da un 35enne. Chi è Mattia Dal Lago?
“Sono sposato e sono papà di un fantastico bambino. Lavoro nel settore privato e sono responsabile ufficio acquisti di un’azienda di impianti. Attualmente vivo a Santorso ma sono nato e cresciuto a Schio, più precisamente a Giavenale. Nel quartiere e in parrocchia sono sempre stato impegnato in diverse attività, dal gruppo di animazione ACR alle varie iniziative della comunità locale. Sono sempre stato attratto dalla politica ma fino a un paio di anni fa non avrei immaginato un impegno in questo ambito. Mi sono avvicinato al Partito Democratico dopo una serata della campagna elettorale per le politiche del 2022, ho conosciuto l’ambiente e le persone che si danno da fare all’interno del circolo. Ho trovato un ambiente coinvolgente e stimolante. Mi sono iscritto al Partito Democratico nel 2023, nel 2024 mi sono candidato alle elezioni comunali di Schio e ora la nomina di segretario”.
Tanti i temi sul tavolo in un momento nel quale la campagna elettorale sembra non essere mai finita: caso Ava, Piazza Statuto, dissesto idrogeologico, sociale. Sta facendo davvero così male l’amministrazione Marigo?
“È vero, ci sono tanti temi sul tavolo e sarebbero proprio le occasioni per dimostrare di saper gestire al meglio la città, cosa che non sembra riuscire bene al gruppo di maggioranza. Non riesco sinceramente a identificare qualcosa che certifichi in maniera netta l’operato di questi primi mesi. La sindaca, infatti, di recente sulla stampa ha dichiarato che da fuori sembra tutto fermo ma sta lavorando sodo. Peccato che noi non lo stiamo notando: vediamo solo tante lamentele verso la nostra opposizione che di fatto sta solo svolgendo il lavoro della minoranza. Schio, socio di maggioranza di AVA, di fatto è costantemente in minoranza e non riesce a costruire un dialogo con gli altri comuni. Sul dissesto continuiamo a sentirci rispondere che non ci sono i fondi e intanto il tempo passa e i problemi non vengono risolti. Su Piazza Statuto ci sarebbe molto da dire ma la cosa più palese è che manca proprio la visione: sono stati dedicati milioni di euro per ripristinare poco più che un parcheggio. Credo che manchi un po’ di coraggio, il coraggio di amministrare guardando al futuro”.
Eppure dal 2014 il governo della città è in mano ai “civici”.
Certo è vero, dobbiamo dare loro il merito di aver vinto anche in questa tornata elettorale, ma siamo anche consapevoli che, come coalizione, abbiamo fatto un ottimo lavoro e abbiamo costruito una bella squadra che non si è certo persa d’animo. Stiamo continuando a lavorare dall’opposizione per portare, nei banchi del consiglio comunale, la voce di tutti i cittadini che ci hanno votato e che continuano a credere in noi.
Il PD è comunque un partito che conta in città. Quali saranno le priorità della sua segreteria?
“Il PD è il partito più importante in città, siamo uno dei circoli più grandi della provincia e puntiamo a far crescere il numero dei nostri iscritti, che nell’ultimo anno è arrivato alla soglia delle 170 tessere. Nel nuovo direttivo ho voluto fortemente una grande rappresentanza del mondo dei giovani con ragazze e ragazzi tra i 18 e 23 anni e sono convinto che la loro presenza arricchirà di temi e proposte innovative la nostra linea politica. Il mio focus, per la prima parte del mandato sarà, quello di riorganizzare il circolo e consolidare la struttura del gruppo di segreteria e del direttivo. Lavoreremo su comunicazione e dialogo con i cittadini per tornare a essere punto di riferimento per le loro necessità”.
Il 2029 è lontano ma il tempo è sempre tiranno: cosa fare, anche con gli alleati, per tornare a Palazzo Garbin da maggioranza?
“In questo momento non riesco a fare previsioni per il 2029 ma sono consapevole che, quello che abbiamo costruito come alleanza, è un gruppo fantastico. Siamo pronti alle sfide che questi 4 anni ci porteranno ad affrontare e determinati a farci sentire. Ognuno con la propria specificità si sta dando da fare per non lasciare solo nel cassetto il sogno di una Schio che pensa in grande”.