Il Famila batte le “fameliche” Lupe anche in trasferta. La vittoria tris (col brivido) vale la finale


Un finale da thrilling per una finale scudetto da agguantare. Il 50-50 a 5” dalla fine di Gara3, con palla a spicchi in mano a Dojkic fuori dalla linea curva dei tre punti, dopo che la croata non ne aveva azzeccata nessuna (su cinque tentativi) dalla distanza, fotografa quello che è stato l’attimo fuggente della sfida di semifinale di ieri sera a San Martino di Lupari, di fronte alle “Lupe” dell’Alama diventate feroci nella propria tana.
La tripla va a segno, gli scampoli residui di partita con l’ultimo attacco della stagione 2024 2025 delle padovane si esauriscono in lampo, le orange vincono 53-50 e la semifinale è chiusa in tre atti con target finale scudetto centrato. Senza sprecare energie extra. Dopo il 2-0 al Battipaglia ecco il 3-0 all’Alama, mentre nell’altro duello in corso le rivali storiche di Schio, la veneziane della Reyer, tornano a condurre la serie per 2-1 dopo il blitz (vittoria ai supplementari per 86-79) a Campobasso contro un Magnolia ben più di team outsider.
Intanto ieri sera le giallonere di casa sono – giustamente – uscite tra gli applausi per la gran prova difensiva offerta, impedendo alle tiratrici del Famila Schio di andare a canestro su percentuali dignitose (2 su 25 di squadra da tre punti). Le altovicentine, dopo le scoppole rifilate al PalaRomare con ampi scarti nel punteggio, semmai hanno fondato le basi del blitz sul dominio netto a rimbalzo, doppiando le Lupe nonostante il centro Juhasz lasciata ai box. Non perdendo la testa nel cuore del match al sorpasso delle padovane, che vanno sul +5 sulla spinta anche del pubblico.
Nella sagra dei canestri mancati a salvarsi è la sola ispiratissima Andrè che si porta a casa un bottino di 18 punti personali, unica giocatrice in doppia cifra. Terribile il secondo quarto del quintetto arancione, con soli 7 punti a segno in 10′ effettivi. Poi nel saliscendi che porta agli ultimi minuti di partita il Famila si ritrova sotto 46-42 con il coach in panchina “sgolato” ed è qui che viene fuori il tasso di qualità superiore delle ospiti, che dribblano la tensione e il nervosismo accumulati nella serata no e rimontano: dopo il punto di Verona Dikaioualkos va su tutte le furie per un fallo alla n°8 e gli costa il tecnico che però scuote le sue: Laksa e Sottana impattano a 50. A 40” dal gong Dojkic si vede fischiare un dubbio fallo in attacco ma le lupe non riescono a concretizzare. Così si torna palla in mano al Famila, di nuovo a Dojkic con D’Alie che prova ancora a lucrare un fallo in attacco fotocopia al precedente: gli arbitri non fischiano, la croata si alza da tre e spara senza paura la tripla della vittoria.
La serie (3-0):
Gara1 Famila Schio-Alama San Martino 92-67
Gara2 Famila Schio-Alama San Martino 86-50
Gara3 Alama San Martino-Famila Schio 50-53
Il Famila Schio doma le “Lupe” nel primo atto di semifinale scudetto. Domani si replica
Famila al secondo “scacco” alle Lupe. Nella tane delle padovane si va a caccia del tris
-IL TABELLINO DI GARA3-
Alama San Martino di Lupari – Famila Wuber Schio 50-53
Parziali 12-17, 23-24, 36-37
Alama: Simon 7, D’Alie 14, Guarise ne, Cvijanovic 2, Cedolini ne, Gilli 2, Del Pero 7, Pilatone ne, Piatti ne, Donato ne, Robinson 9, Bickle 9.
Famila Wuber Schio: Juhasz ne, Bestagno 0, Sottana 8, Zanardi 0, Verona 2, Salaun 8, Dojkic 6, Andrè 18, Keys 2, Laksa 9.
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