Il grazie del Soccorso alpino a Giorgio Cocco, colonna degli interventi sulle montagne vicentine
Tra gli applausi di tutti i capi e vicecapi delle Stazioni del Soccorso alpino e speleologico Veneto, durante l’assemblea regionale tenutasi sabato scorso a Pedavena (Belluno), il direttivo ha consegnato a Giorgio Cocco il riconoscimento di socio emerito.
Componente del Soccorso alpino di Schio dal 1978 al 2022, Cocco è stato a capo della Stazione vicentina dal ’93 al ’01, per diventare poi delegato dell’XI Zona Prealpi Venete dal ’01 al ’15 e vicedelegato dal ’16 al ’18.
Innumerevoli gli interventi cui ha preso parte, da semplice soccorritore e da tecnico di elisoccorso, operativo nella base di Verona emergenza dal 2001 al 2016. Soccorritore e alpinista – tra le sue scalate ricordiamo solo lo Spigolo Nord dell’Agner, il diedro Philipp – Flamm in Civetta, lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses, concluso il corso di alpinismo del Cai, Cocco entra a far parte del Soccorso alpino di Schio come volontario. Continuando nell’attività alpinistica, è poi cresciuto anche all’interno della squadra Cnsas.
Con la grande passione e l’entusiasmo, che da sempre lo caratterizzano in tutte le attività in cui è impegnato ha organizzato e strutturato la Stazione, facendola crescere notevolmente sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. È stato uno dei primi tecnici di elisoccorso della base di Verona, da lui fortemente voluta. Come delegato ha lavorato per amalgamare le stazioni e crea un vero gruppo che ancora continua. Si è dedicato con tenacia e dedizione alla XII Delegazione, facendola crescere di capacità e importanza. Assieme ai delegati della II Zona Dolomiti Bellunesi, Fabio Bristot prima e Alex Barattin dopo, ha contribuito a rafforzare l’intero servizio regionale.
“Personalmente Giorgio è un amico e un maestro di grande passione – sono state le parole commosse del vicedelegato Luca Nardi, compagno di Stazione di Cocco -. A me ha insegnato moltissimo come soccorritore e come uomo. Lui è un insegnante nato, che fa capire ed apprezzare quello che condivide. È impagabile vedere il suo sorriso quando arrampichi o fai scialpinismo con lui. Ha il meraviglioso entusiasmo dei bambini, frammisto a una sicurezza da guida alpina. In molti soccorsi è sempre stato un punto di riferimento, per consigli e su come agire. Proponeva umilmente la sua soluzione, che si è sempre rivelata essere la più corretta. Non dico che è stato un padre per noi, ma sicuramente un fratello maggiore, con cui divertirsi e sentirsi tranquilli in situazioni impegnative”.
Giorgio, solitamente un fiume in piena, ha ricevuto commosso il riconoscimento, ricordando gli esordi e i passi compiuti all’interno dell’organizzazione, importanti, e sempre celati dietro semplici parole, per poi concludere: “Il primo ringraziamento lo vorrei dedicare alla mia famiglia. Una famiglia che sempre sostiene ciascuno di noi, senza la quale non esisterebbe alcun soccorso”.
Con lui, oltre a delegati e vicedelegati delle tre Zone, il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati e il vicepresidente, il vicentino Giovanni Busato.