Il maxi parco (inclusivo) di Schio sorge su oltre 4 mila mq. E’ il più grande del Veneto
Inclusivo perchè privo di barriere architettoniche e completamente accessibile a qualsiasi utente, maxi perchè sorge a Magrè sulla superficie verde di 4 mila metri quadri ed è il più grande del Veneto. E’ stato inaugurato venerdì mattina il nuovo Parco Inclusivo di Schio, con ingresso maestro in via Pio X, nato da un’idea nel 2016 poi divenuta progetto e infine realtà sul finire del 2022, uno dei tasselli conclusivi nell’ambito di Schio Città Europea dello Sport e degli eventi Special Olympics. Investimento da 500 mila euro, per un quinto finanziati da BVR Banca, con altri partner Acli Vicenza, Ecor International e Lions Club.
Uno spazio ampio dedicato prima di tutto al gioco e ai bambini, ma tutti i bambini: da qui prende spunto l’intitolazione del parco scledense alla figura di Eunice Kennedy Shriver. E’ stata una delle sorelle di John Fitzgerald Kennedy: fu lei nel 1968 a dare il via ufficiale alla prima edizione degli International Special Olympics e fu una pioniera nella promozione dello sport come veicolo di integrazione per persone con disabilità intellettive, vivendo in prima persona il disagio sociale della sorella Rosemary e i benefici delle pratiche sportive.
La pavimentazione (in gomma) delle aree di movimento è dotata di un sistema tattile per facilitare l’accesso a non vedenti o ipovedenti. Nei parcheggi esterni, sono stati creati numerosi stalli per persone con disabilità. All’interno sono stati creati una serie di spazi, separati da vialetti e siepi, dove, anche attraverso la scelta di attrezzi ludici particolari, è possibile giocare sperimentando i cinque sensi. La gomma oltre a garantire prestazioni anti trauma ha anche una funzione decorativa in quanto ha forme curvilinee e cerchi di diversi colori. Il tutto è completato da una collinetta belvedere alla quale si può accedere tramite una rampa per scendere utilizzando uno scivolo. I giochi sono al 100% accessibili per ogni bambino e bambina. Presenti anche servizi igienici e un chiosco, già arredato, che potrà diventare un ulteriore e importante luogo di incontro e aggregazione.
LE DICHIARAZIONI. “Nonostante le difficoltà di vario genere che abbiamo avuto nel portare a termine questo progetto, possiamo dire, anche grazie al supporto di varie realtà, di aver raggiunto un risultato importante anche dal punto di vista valoriale – sottolinea il sindaco Valter Orsi -. Nel 2016 è nata l’idea di realizzare un parco inclusivo in città. A settembre dello scorso abbiamo terminato i lavori e avevamo previsto l’inaugurazione a dicembre 2022, ma a causa del maltempo abbiamo dovuto posticipare l’evento. Abbiamo così deciso di aspettare l’anno europeo dello sport per Schio e gli eventi legati agli Special Olympics, in modo da ribadire e sottolineare l’importanza dell’inclusione nella nostra città”.
“Schio ora può vantare il parco inclusivo più grande del Veneto – sottolinea il vicesindaco e assessore al sociale Cristina Marigo-. Non si tratta, infatti, di un semplice parco giochi ma di luogo di inclusione, condivisione e aggregazione dedicato a tutti, senza distinzioni. Ogni sua parte è stata progettata per essere fruita da chiunque. Il diritto al gioco per tutti i bambini è sancito dalla Convenzione Onu del 1989. Ogni bambino ha il diritto di trovare spazi adatti alle sue specifiche esigenze per giocare, esprimersi e socializzare. E noi come società abbiamo il dovere di garantire questo diritto. ll nostro Parco Inclusivo nasce dalla collaborazione tra più attori, che insieme hanno deciso di investire in questo progetto tanto ambizioso quanto necessario”.
“L’intitolazione a Eunice Kennedy Shriver è stata concordata con Special Olympics Italia, con cui lo scorso ottobre abbiamo organizzato il 1° Meeting Città di Schio – sport inclusivo e unificato – aggiunge l’assessore allo sport Aldo Munarini-. Il 2023 è stato l’anno europeo dello sport per Schio e lo è stato nel segno dell’inclusione. Con l’intitolazione alla fondatrice di Special Olympics vogliamo ribadire un principio per noi fondamentale. Lo sport tanto quanto la città devono essere per tutti, senza esclusioni”.
“La nostra memoria è preziosa e l’intitolazione di questo parco a Eunice Kennedy Shriver è un modo per celebrare la storia del nostro movimento, per ricordare la strada percorsa non senza sacrifici. L’intento è quello di trovare nella nostra stessa storia l’energia per cercare di raggiungere un numero sempre maggiore di persone, di potenziali atleti e delle loro famiglie che ancora non sanno che possono praticare sport”affermano la Direttrice Regionale Elisabetta Pusiol e la Direttrice Provinciale di Special Olympics Italia, Claudia Treviso che hanno partecipato all’inaugurazione del Parco.
Varie panchine del parco sono state donate da Rufo Munari e dalla moglie Vilma Santinon. Munari ha vissuto a Schio fino alla laurea rima di trasferirsi a Roma e non ha dimenticato la città della sua giovinezza e così nel 2021, ha deciso di lasciare un segno tangibile di questo legame donando alcune delle panchine contribuiscono ad arricchire il parco inclusivo.