Inaugurato il canile di Schio. Tenderà la “zampa” a trovatelli e randagi per conto di 32 Comuni
Viene chiamato canile sanitario o struttura di rifugio ma sarà, prima di tutto, una “grande cuccia” attrezzata per curare, rifocillare e perché no anche “coccolare” – grazie ai volontari di Enpa sempre in prima fila – i cani trovatelli dell’Altovicentino. Con l’auspicio, per ciascuno degli ospiti a quattro zampe che a Schio da sabato troveranno accoglienza, che si tratti di un’ospitalità temporanea, in attesa di trovare una nuova famiglia dopo l’adozione.
È stata inaugurata sabato la nuova area da oltre 8 mila metri quadri di via Fornaci, attigua alla sede della Protezione Civile e di proprietà del Comune di Schio. Presenti in questa nuova sede adibita a canile sanitario delle stanze ad uso infermeria, degenza e toelettatura, un canile rifugio e aree verdi destinate allo sgambamento e alle attività̀ socio-didattiche. Per la realizzazione sono stati impegnati 350 mila euro, carico dell’ente comunale.
Si tratta di una struttura progettata con la massima attenzione al benessere degli animali e particolarmente innovativa per quanto riguarda la parte dedicata a promuovere il rapporto “uomo-animali”. Attraverso un bando pubblico l’azienda sanitaria Ulss 7 Pedemontana ha affidato la gestione all’Enpa sezione di Thiene Schio. In questa nuova sede si prevede l’accoglienza mirata di tutti i cani randagi e/o abbandonati nel territorio dei 32 Comuni del Distretto 2. “Ci siamo impegnati affinché il nostro territorio potesse avere uno spazio adatto all’accoglienza degli animali. È stato un percorso lungo, che però ora ci ha portati a questo importante risultato – ha detto il sindaco Valter Orsi – L’area socio-didattica adibita anche a canile è stata pensata non come un luogo di detenzione per l’animale, cioè un luogo dove il cane una volta entrato passerà la sua vita, ma come un luogo dove l’animale viene inserito, accudito, eventualmente rieducato, per essere poi adottato. È stata colta l’occasione dei lavori anche per un importante intervento di regimazione delle acque sulla zona”.
Oltre alle autorità cittadine scledensi e altri sindaci del bacino, presenti i vertici di Ulss 7 e i volontari di Enpa Thie-Schio, già da tempo al lavoro da queste parti e probabilmente i più felici tra tutti per un obiettivo raggiunto, per quanto li impegnerà ulterioramente in futuro. “Ancora una volta il territorio dell’Altovicentino si dimostra di grande capacità e sensibilità verso coloro che chiamiamo giustamente i migliori amici dell’uomo – così Carlo Bramezza -. Assicuro la presenza dell’azienda sanitaria in questo ruolo, non meno importante della cura delle persone”.
“È la giornata più importante per la storia dei randagi dell’Altovicentino – con la consueta decisione lo afferma Federica De Pretto, presidente della sezione Enpa locale -, questo territorio attendeva da 20 anni una struttura dignitosa in cui i cani potessero trovare spazi adeguati, trovare amore e serenità. Li amiamo come fossero nostri, li accudiamo al meglio ma il nostro fine ultimo sarà sempre trovare per ognuno di loro una famiglia vera. Nell’attesa cerchiamo di alleviare in tutti i modi possibili la loro detenzione: cibo di qualità, coperte pulite e morbide, attività fisica due volte al giorno. Per noi non sono numeri, non sono il numero di microchip. Per noi hanno un nome, ognuno di loro è importante. Ognuno di loro ha una storia di abbandono e di sofferenza che non dimenticherà mai ma che potrà sostituire con una storia di amore. L’amministrazione comunale di Schio ha realizzato il nostro sogno, il ringraziamento non solo è doveroso, ma viene dal cuore. Mi faccio portavoce del grazie di decine di volontari, centinaia di soci, migliaia di cittadini che amano gli animali e li considerano membri della famiglia”.
Al taglio del nastro intervenuti i Consiglieri della Regione Veneto Milena Cecchetto, Cristina Guarda e Andrea Zanoni. Erano presenti i sindaci di Santorso Franco Balzi, di Marano Marco Guzzonato, di Breganze Piera Campana, di Thiene Giampi Michelusi, di Villaverla Enrico De Peron, di Torrebelvicino Emanuele Boscoscuro, di Montecchio Precalcino Fabrizio Parisotto, di San Vito di Leguzzano Umberto Poscoliero, di Chiuppano Giuseppe Panozzo, di Fara Maria Luisa Sperotto, di Monte di Malo Mosè Squarzon e di Laghi Marco Lorenzato.
Hanno partecipato all’inaugurazione anche i giovani del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Schio. Per l’Enpa erano presenti il presidente del Consiglio Nazionale, Marco Bravi con Giusy d’Angelo e Antonella Squilloni, membri della Giunta e il coordinatore del Veneto Romano Giovannoni. Durante l’inaugurazione della nuova area, è stata svelata al pubblico anche la scultura in ferro battuto realizzata da Mario Converio e donata. L’opera ritrae un cane felice, come dovrebbero essere tutti i cani. Prima del taglio del nastro il parco canile è stato benedetto da don Luigino Perin.